Accedi
Accedi
Attraversiamo Campo s. Polo, il campo più grande di Venezia e lo spazio pubblico più ampio dopo Piazza s. Marco, storicamente sede di mercati, fiere e feste pubbliche con giochi e gare di tori, quest’ultime immortalate in un celebre dipinto seicentesco conservato al Museo Correr, per dirigerci verso calle Bernardo che prende il nome da uno dei Palazzi gotici più iconici della città. Qui varchiamo il portone d’ingresso per ritrovarci in una intima corte interna con porta d’acqua e un’affascinante scala elicoidale coperta che conduce ai piani superiori. Saliamo lentamente i comodi gradini in pietra soffermandoci di tanto in tanto ad ammirare il paesaggio dalle ritmiche finestre disposte lungo il nostro percorso. Al termine della nostra salita un ballatoio ci consente una vista privilegiata sul campanile di s. Marco. Da qui un’ultima rampa di scale ci conduce al nostro attico del quale possiamo subito ammirare gli ampi spazi conviviali della zona pranzo e del soggiorno con splendide viste a 360° sul centro storico, la sua laguna e, se la giornata è particolarmente tersa, le cime innevate delle Dolomiti. Completano questo scenario fiabesco tre camere spaziose, una con bagno en suite, un bagno a servizio della zona giorno, cucina separata, soppalco, numerosi spazi sottotetto (ad uso magazzino, centrale termica e lavanderia) e le richiestissime fosse settiche. A corredo del nostro attico non poteva mancare uno degli elementi caratteristici di Venezia, l’altana, raggiunta la quale non potrete che restare a bocca aperta davanti al fascino immortale della Serenissima.
Ci troviamo nei pressi del Campo dei Frari e nelle vicinanze di Campo s. Polo e Rialto, una location ricercata e comoda anche per i mezzi di trasporto e a pochi minuti da Piazzale Roma e dalla Ferrovia. La proprietà si trova in posizione centrale, nel cuore di Venezia. Ci troviamo nei pressi di Campo San Polo e della zona di Rialto, una location ricercata e comoda anche per i mezzi di trasporto e a pochi minuti da Piazzale Roma e dalla Ferrovia.
