Valsesia, Scopa (vc), Strada Provinciale di Alagna n. 127/1 - vendiamo in nuova palazzina con mq. 400 circa di esterno a verde, appartamento sito al secondo ed ultimo piano, di mq 65, composto da: ingresso nel soggiorno, cucina separata, due camere da letto, bagno finestrato. Completano la proprietà due balconi e una cantina. Nella palazzina vi sono disponibili altre 4 unità abitative.
Possibilità di parcheggi esterni. Ideale per casa vacanza data la vicinanza agli impianti sciistici di Alagna Monte Rosa, e anche per investimento, data la richiesta per locazioni annuali.
Prezzo richiesto: Euro 110.000,00
Certificazione energetica: C: ipe 104,84 kWh/mia
Descrizione storica
È un immobile storico che risale al 1700. Sulla strada che conduce ad Alagna, si apre un portone molto antico… Se varchi questo portone ti tuffi in un mondo ricco di storia….
Il primo ad abitare questo immobile fu un cittadino di origine Walser che, dopo essere sceso ad Alagna, aveva deciso di stabilire qui la sua dimora. Davanti all’abitazione, infatti, si estendevano immensi prati che permettevano la coltivazione di frutta e verdura. Tale signor r., era un architetto che, per lavoro, si recava spesso a Parigi. I suoi discendenti hanno ampliato l’immobile per offrire la possibilità ai figli e alle relative famiglie di rimanere tutti uniti.
La parte più vecchia dell’immobile è quella posta sopra il portone di cui ho accennato prima. L’androne, originariamente ricoperto d’erba, è pavimentato da ciottoli da un’infinità di anni. Qui giungevano anche le carrozze con i cavalli, quando non esistevano ancora le autovetture: era una tappa fissa per pernottare e per ristorarsi. Nell’abitazione, infatti, era presente un fornaio, mentre nell’ampliamento dell’immobile, tuttora esistente, c’erano camere, una sala da ballo, un’osteria e, dove ora c’era un orto, si apriva il gioco delle bocce. Anche il pozzo, che per metà si trova all’interno del piano terra dell’abitazione, era il fulcro della vita delle famiglie: ognuna di esse accadeva al pozzo con mestoli e secchi per attingere acqua ed era comunque un modo per ritrovarsi tutti insieme a condividere momenti di vita. I vari discendenti svolgevano i lavori tipici del valsesiani: gli uomini erano stuccatori, gessatori, falegnami, ciabattini e si recavano spessissimo a Lione, Parigi e in Svizzera, molto richiesti per la loro bravura ed originalità. Le donne restavano a casa ad accudire ai figli e a lavorare i campi.