Scheda tecnica immobile
Riferimento Agenzia: 086
Comune: pinerolo
Zona: Centro storico
Indirizzo: Via Silvio Pellico, 59
Tipologia: Edificio storico
Mq. 1.455 di abitazione suddivisa su tre piani
Mq. 970 di zona interrata e sottotetto
Mq. 700 di giardino
Descrizione:
Il palazzo, già Casa Reynaudi e in seguito Roccia, è una delle più interessanti architetture barocche di Pinerolo.
Edificato nel XVIII secolo su un lotto del centro storico compresso nel tessuto medioevale, si presenta in modo sorprendente con una facciata di assoluto interesse.
Dalla Via Silvio Pellico non è possibile una visione frontale, invitando così a percorrere la strada sino a Via San Giuseppe.
La facciata ha un impianto simmetrico, centrato sul portale e sul soprastante balcone d'onore.
La pianta, con un motivo derivato dalle più eccellenti architetture barocche, ha un accenno di esedra, che dilata lo spazio della via in asse con il portale di accesso.
Tutte le aperture sono caratterizzate da decorazioni in rilievo con trabeazioni al piano terreno, timpani al piano nobile e nuovamente trabeazioni al secondo piano.
L'impaginazione di facciata è retta da una teoria di lesene con capitelli che terminano al piano del cornicione, decorato.
Sulla corte interna affaccia il fronte di servizio, che seppur semplice e privo di decorazioni, è caratterizzato dai continui ballatoi originali in pietra su mensole.
Il prospetto a notte è anch'esso decorato con lesene e aperture con trabeazione e architravi. Ben visibile da Via San Giuseppe, si affaccia su uno spazio verde di proprietà al quale si accede anche da un ingresso di servizio pedonale.
Oltrepassato il portone, un androne con colonne in pietra e volte a vela conduce allo scalone principale.
Le rampe in pietra originale sono ampie e comode e si snodano su tre lati a servire i due piani superiori, rette da quattro colonne a tutt'altezza.
Tutti i piani sono caratterizzati da un'altezza interna importante, con volte a padiglione in laterizio finemente decorate.
Tutti i pavimenti conservano i parquet originali, da quelli più semplici a tolda di nave in larice o in rovere a spina di pesce, a quelli dei locali nobili in ciliegio o con inserti in noce.
Tutti i caminetti originali sono rifiniti con frontali in marmo verde o bianco. La gran parte dei serramenti interni sono originali, a doppio battente con cornici e timpano o a singolo battente con rotazione inclinata.
In questo palazzo visse e lavorò lo scultore Luigi Aghemo (1884-1976).