Stazzo tradizionale gallurese ristrutturato di 144 mq con tenuta di 15 Ettari. Una sorta di piccolo museo naturalistico della Gallura a 5 minuti dall'abitato, che fin dal Neolitico, nel territorio di Telti ha visto nei secoli una crescita da stazione romana a piccolo villaggio del quattordicesimo secolo. È nel diciottesimo secolo però che vengono gettate le basi per fondare un vero e proprio centro abitato.
L'abitazione (Lu Stazzu Gadduresu) della tenuta perfettamente divisibile in due separate ed indipendenti unità abitative è internamente composta da Sala soggiorno, locali cucina abitabili con Camino ed angolo cottura, 2 bagni, 3 camere da letto, un ripostiglio, una legnaia ed un magazzino attrezzi. Il tetto in legno con travi a vista, le pavimentazioni in cotto d'Este, porte esterne e finestre in legno iroko complete di grate esterne di protezione e zanzariere. All'esterno il perimetro comprende un ampio piazzale con pavimentazione in basolato, due loggiati, una doccia esterna ed uno splendido tavolo di granito ed un giardino ricco di erbe aromatiche e profumate.
La struttura abitativa, fornita di riserva idrica alimentata da pozzo perenne e cisterna gpl per il riscaldamento, benché sia stata internamente ampliata e migliorata, dunque più funzionale all'accoglienza per tutto l'arco dell'anno, custodisce le caratteristiche principali per cui sono nati gli Stazzi, intorno ai primi del '700, ad opera di pastori Corsi i quali fuggiti dalla vicina terra per motivi politici o a causa di faide familiari, si stanziavano in Gallura costruendo con la pietra locale, il granito, la loro dimora.
Eccellenti anche i rivestimenti dei bagni in cerasarda smaltata con delicate tonalità pastello interpretano e richiamano il movimento del mare lievemente increspato, al tatto si avverte il leggero bassorilievo, con un chiaro richiamo al mare e alla macchia mediterranea della vicina Costa Smeralda.
La vegetazione tipicamente mediterranea di mirto, timo, cisto, ginestra, rosmarino, elicriso, con il nodoso ginepro e 350 piante di querce da sughero. La fauna autoctona è in genere quella sarda, e non è difficile incontrare la timida tartaruga, il cinghiale, la lepre sarda e la pernice. Più raro avvistare la sfuggente donnola.
Mozzafiato la vista ed il contesto naturalistico circostante della tenuta dalla parte alta, dove giganteggia una piattaforma naturale di granito, posto ideale per pratiche olistiche di meditazione.
Completano le possibilità produttive dell'immobile una fonte d'acqua, un laghetto, una serie di campi aperti dove sorgevano rigogliosi orti, frutteti e viti.
A 15 minuti dall'Aeroporto di Olbia, la proprietà si trova a poche decine di chilometri da tutte le principali località balneari della Gallura e della Costa Smeralda.