Lo “stazzo”, tipico gallurese, (dal latino “Statio”) era una realtà territoriale ed economica autonoma, il cui massimo sviluppo si ebbe tra il 1600 ed il 1800, dove il proprietario svolgeva attività agricola-pastorale per permettere il sostentamento della famiglia e dei lavoranti.
Per questo motivo doveva sfruttare un territorio relativamente vasto: da decine di ettari dei più piccoli fabbricati, alle centinaia dei più grandi.
Lo stazzo di Lìccia Bàrria è situato nella pregiata valle di Surrau, tra Arzachena e Palau, rinomata tra l'altro per i suoi vini.
Ma la valle è rinomata anche per la sua felice posizione geografica, per le sue rocce granitiche imponenti ed area di continuo interesse archeologico.
Lìccia Bàrria è molto facile da raggiungere: dista solo mezz'ora dall'aeroporto internazionale di Olbia Costa Smeralda e dai porti di Olbia e Golfo Aranci; solo dieci minuti di auto per raggiungere il porto di Palau dal quale partono i traghetti per La Maddalena ed il suo meraviglioso arcipelago, che è anche Parco Nazionale.
La proprietà in questione è di 3 ettari e conserva il fabbricato originale dei primi del 1800, completamente ristrutturato.
La casa, in granito locale, dispone di un ampio salone con adiacente cucina aperta ma ben distinta, comoda e ben attrezzata, due camere ampie e luminose, due bagni per una superficie complessiva di 144 mq.
Servita da moderno impianto di riscaldamento a gas ed un efficientissimo e bel caminetto in granito nel salone, situata in posizione dominante sui terreni circostanti, con alle spalle una meravigliosa montagna di granito che le conferisce un aspetto quasi magico.
La proprietà è servita da linea elettrica ed un pozzo artesiano per approvvigionamento idrico.
A poche decine di metri si trova un fabbricato degli anni 50, di circa 70 metri quadri ex fienile/cantina seminterrato.
Abbiamo poi un piccolo fabbricato di granito che funge da utility room.
Sono presenti piante di susino, melo, pero, giovani castagni già produttivi e noci Pecan.
Più sopra del frutteto e sul lato sud est rimangono circa un paio di ettari su cui insisteva la vecchia vigna e che quindi si prestano ad un rimpianto di vigneto su terra votata a questa coltura e che garantisce ottima qualità. Altra porzione di territorio si presta ad impianto di olivi sia per olive da confetto sia per olive da olio.
Nella zona più alta la parte più bella per il suo aspetto boschivo ( ricco di mirti e corbezzoli, ginepri e lentischi, lecci e querce e olivastri ecc.) ed i suoi imponenti graniti.