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Proponiamo in vendita una masserìa con antico palmento che insiste in un terreno di 30.000 mq (3 ha) a meno di 3 km sia dal mare che dal centro abitato. Nelle immediate vicinanze e nei terreni adiacenti nasce il rinomato oro rosso di pachino: il pomodorino. La qualità del terreno, la vicinanza al mare, e le temperature ideali sono le caratteristiche che hanno dato vita alla costruzione di tante masserìe e palmenti nella bassa provincia del siracusano; infatti pachino prima di diventare famosa in tutto il mondo per i pomodorini era già rinomata per la produzione del vino che ancora oggi viene prodotto in vasta scala commerciale grazie a importanti vigneti e vitigni di cui molti autoctoni. Oggi alcune di questi bellissimi e importanti fabbricati sono stati sapientemente ristrutturati ma una tra le più antiche e storiche del territorio pachinese aspetta ancora di tornare al suo originario splendore.
La Masserìa dei Marchesi Trigona di Cannicarao fatta costruire dagli stessi nella seconda metà dell'800 modificando l'ancor più antico casale del feudo Maucini, gli stessi che cedettero le terre ai marchesi. Essendo i terreni coltivati a vigneto fu costruita la Masseria con un grande palmento a 12 aree con una grande cantina capace di contenere tutto il vino prodotto; inoltre furono costruiti anche i magazzini riservati agli attrezzi in uso allo stesso palmento.
La Masserìa fu acquistata dal nonno degli attuali proprietari direttamente dal Marchese Vincenzo Trigona di Cannicarao e dalle nobildonne Maria, Carolina, Giuseppina e Dorotea Merletta Trigona di Cannicarao nobili possidenti originari della vicina e vasta contea Netina (Noto). La Masserìa per quasi cento anni, di cui se ne ha memoria storica, fu nel pieno dell'attività per cui fu costruita e nella quale si svolgevano tutte le lavorazioni successive alla vendemmia: dalla pigiatura alla fermentazione del mosto e alla fine la tanto attesa trasformazione in vino: il nettare degli Dei.
Tutta l'intera proprietà nel complesso misura circa 1500 mq commerciali disposti a pianta quadrangolare con la concezione del baglio padronale con corte centrale chiusa sui quattro lati comunicante all'esterno a mezzo di un grande portone oggi in ferro (originariamente in legno) inserito in un portale ad arco a tutto sesto e con il bellissimo rosone in ferro battuto. Al centro della corte, con pavimentazione in pietra e ciotolato disposto a coltello, il caratteristico pozzo anch'esso in pietra che insiste sopra una grande cisterna sotterrata per l'approvvigionamento idrico. Ogni fabbricato misura poco più di 400 mq; il palmento, la cantina con le vasche e il torchio, i locali magazzini e deposito attrezzi per un totale di altri 400 mq, l'abitazione del Massaro e della famiglia e l'abitazione di circa 150 mq che ospitava i Marchesi quando per lunghi periodi soggiornavano nella stessa Masserìa. A seguito di una espansione volumetrica del dopo guerra
