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Castelnuovo Magra è un antico borgo situato sul monte Bastione, un colle che digrada verso la piana del fiume Magra.
La posizione consente al centro abitato una panoramica a 360° sulla vallata, tale da consentire una splendida visuale che va dalla costa tirrenica alla val di Vara. Nelle giornate particolarmente limpide si possono scorgere le isole della Gorgona e della Capraia, fino alla sagoma della Corsica.
L'altitudine massima del territorio è di 698 m s.l.M. Presso la zona a nord, ai confini con Fosdinovo e quindi con la Toscana, dove è ubicata la frazione di Vallecchia. Il centro storico e le frazioni-località di Marciano e Colombiera si trovano nella zona più centrale, in posizione collinare e pianeggiante. A sud, sul confine con la frazione sarzanese di San Lazzaro, c'è Molicciara, la cui area è attraversata dal torrente Bettigna e dall'ottocentesco canale Lunense.
Storia
Il territorio di Castelnuovo Magra è stato sempre legato storicamente e culturalmente alla zona della bassa Lunigiana[5], area a cavallo delle odierne province della Spezia e di massa-carrara.
Nell'epoca imperiale romana era parte della giurisdizione di Luni (ii secolo a.C.[5]), importante città commerciale dell'impero. Tracce di insediamenti in epoca romana vi sono testimoniate, oltre a diverse sepolture in terra castelnovese[5] (appartenenti all'area occidentale della necropoli di Luni), anche da alcuni rinvenimenti edilizi di una domus agricola[5] imperiale nella zona delle Colline del Sole.
Alla caduta dell'impero di Roma tutto il territorio venne assoggettato al forte controllo dei conti-vescovi di Luni[5] che fecero del borgo una delle loro sedi vescovili. In questo periodo medievale sorsero nell'odierno territorio castelnovese i primi villaggi e borghi fortificati; tra questi il castrum de monte Leonis[5], ubicato tra le frazioni di Marciano e Vallecchia, citato in un documento del 4 marzo 1096 (Codice Pelavicino[5]).
Mappa del centro storico castelnovese
La nascita del primitivo borgo di Castelnuovo è presumibilmente collocata in un periodo compreso tra il 1187 e il 1203[5], anno in cui in un atto ufficiale compare per la prima volta il nome del borgo[5]. Fu infatti la guerra tra il vescovo di Luni Gualtiero II e i marchesi Malaspina, grandi feudatari della Lunigiana, sul finire del XII secolo[5], che portó lo stesso vescovo alla decisione di edificare, tra Fosdinovo e Carrara, un presidio per la difesa ed il controllo delle principali vie di comunicazione del feudo, tra cui la celebre via Francigena percorsa dai pellegrini.
Con la costruzione del castello di Santa Maria (oggi non più esistente e il cui nome era derivato dall'omonima cattedrale di Luni) nacque il primo nucleo abitato di Castelnuovo, probabilmente quello che viene storicamente menzionato come "Borghetto"[5], caratterizzato dalla tipica predisposizione circolare delle case con una tecnica costruttiva similare a quella di altri "borghi fortificati" dello spezzino e della Lunigiana.
Nel XIII secolo aumentarono le lotte tra i Malaspina e il potere vescovile lunense. Nel 1219, Castelnuovo paese prestó giuramento di fedeltà al vescovo Marzucco e, con il suo successore Guglielmo, il borgo sorto intorno al castello di Santa Maria venne cintato da nuove mura (1229[5]) e venne costruito il palazzo vescovile, poi trasformato in fortilizio. È datato al 1253 la firma di un apposito patto tra le comunità di Castelnuovo e Sarzana dove, in sostanza, si sanciva un ufficiale e reciproco rispetto delle due comunità e dei loro abitanti[5].
Classe energetica: g