Villa in vendita a Tresivio via Santa Casa, 56

Officina Immobiliare propone in vendita a Tresivio in Valtellina, splendida villa all'interno di un contesto tranquillo e ben soleggiato durante tutto l'anno.

La casa studiata nei particolari dall'Arch. Giuliano Ortolani, risulta ben inserita nel paesaggio, è stata realizzata utilizzando materiali originari della zona ed è cosi composta :

- al piano terra presenta un ampio ingresso, una luminosa zona giorno con affaccio sul giardino, da cui si può accedere ad un piacevole soppalco ideale per i ragazzi, cucina abitabile, tre camere e due bagni;

- al piano superiore troviamo tre camere da letto e due bagni;

- al piano seminterrato sono presenti ampi spazi, destinati in parte a garage, ed in parte a locali di servizio, tra cui una cantina, una zona ripostigli e una zona taverna.

Soluzione contornata da uno splendido terreno di proprietà di circa 1.800 mq.

Interessante opportunità, dove l'acquirente potrà valutare eventuali migliorie e lavori di riqualificazione.

Guarda il video e chiedi maggiori info anche presso i nostri uffici a Morbegno (so) in Piazza III Novembre n. 1 oppure a Colico (lc), in Via Nazionale n. 35. Classe Energetica: g epi: 495,00 kwh/m2 anno

Tresivio è un paese molto antico. I primi insediamenti nella zona risalgono a tempi remoti, confermate dal ritrovamento nel 1871, ai piedi della rupe del Calvario, precisamente nella Piazza Fontana, di un’importante lapide dall’iscrizione nord-etrusca e di numerosi reperti di origini romane.
Il toponimo di Tresivio appare già citato in documenti risalenti all’xi secolo: nell’anno 1016 infatti è denominato “Trecive”, derivato dal latino tres viae - tre vie, e nel 1022 “Tresivi”, termine probabilmente dal significato di greppia o mangiatoia.
Durante la Signoria dei Visconti e degli Sforza (1325-1500), Tresivio diventò capoluogo della Valtellina: era la sede del Tribunale Supremo della Valle e il Governatore ducale era tenuto ad andare a Tresivio per l’amministrazione corretta della giustizia in Valtellina.
Nel 1600 il paese venne coinvolto in prima persona nelle guerre di Valtellina iniziate nel 19 luglio del 1620 con la rivolta contro i Grigioni. Con le guerre arrivarono carestie ed epidemie tra cui la temibile peste del 1630. Per voto le comunità valtellinesi scelsero Tresivio per l’erezione di un santuario alla Vergine Maria: il 30 novembre 1646 veniva posta la prima pietra di quella che adesso è la Santa Casa, in seguito divenuta il simbolo della Comunità nonché alla devozione dell'intera Valtellina alla Vergine Maria.