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Bene n. 1 - appartamento ubicato in Roma (rm) con ingresso da Via Girolamo Benzoni, 101, sito al piano settimo (ottavo fuori terra), scala A, distinto con il n. Int. 22 (ventidue), censito al Catasto Urbano del Comune di Roma al foglio 820 part. 80 sub. 34, z.C. 3 categ. A/3.
Bene n. 2 - Locale box auto ubicato in Roma (rm) sito al piano S1,distinto con la lettera b. Con accesso da Via Girolamo Benzoni, 95, censito al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 820 part. 80 sub. 128, z.C. 3 cl.
Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprieta’ del seguente immobile: Bene n. 1 - appartamento ubicato in Roma (rm) con ingresso da Via Girolamo Benzoni, 101, sito al piano settimo (ottavo fuori terra), scala A, distinto con il n. Int. 22 (ventidue), censito al Catasto Urbano del Comune di Roma al foglio 820 part. 80 sub. 34, z.C. 3 categ. A/3, cl.1, rendita 710,13, composto da ingresso, due camere, di cui una con servizio a vista, disimpegno, cucina, bagno, ripostiglio e un terrazzo a livello; confinante, partendo da nord e proseguendo in senso orario, con Via Girolamo Benzoni, vano scala, cortile condominiale, locali sottotetto, salvo altri e migliori confini; Bene n. 2 - Locale box auto ubicato in Roma (rm) sito al piano S1, distinto con la lettera B, con accesso da Via Girolamo Benzoni, 95, censito al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 820 part. 80 sub. 128, z.C. 3 cl. 7 rendita 204,00, confinante, partendo da nord e proseguendo in senso orario, con altre unità immobiliari per due lati, Via Girolamo Benzoni ed area di manovra, salvo altri e migliori confini. L’edificio è servito dall’impianto di ascensore, fino al piano settimo con ulteriore rampe di scale per l’accesso al piano ottavo, livello dell’appartamento in oggetto. Non vi è la continuità storica catastale dei trasferimenti relativi all'unità immobiliare. L’edificio risulta edificato con progetto n. 20437/1954 e dichiarato abitabile con certificato n. 1054 rilasciato il 21.09.1960. Successivamente per il cambio di destinazione d’uso, per l’appartamento interno 22, “per l’avvenuta trasformazione di soffitte nel sottotetto ad appartamento con una s.u. Di mq. 117,00” è stata presentata in data 10.10.1988, ai sensi dell’art. 40 della Legge n. 47/1985, presso il Comune di Roma – Ripartizione XV – domanda di condono edilizio prot. N. 79102 con il successivo rilascio da parte della XV Ripartizione del Comune di Roma, Concessione Edilizia in sanatoria n. 422/s in data 07.09.1989. Per il cambio di destinazione d’uso del locale box da locali magazzini, il Comune di Roma ha rilasciato in data 27.02.1985 concessione edilizia n. 223/c. In data 30.04.1992 con protocollo n. 30136 è stata presentata richiesta di Autorizzazione Edilizia presso la XV Ripartizione del Comune di Roma per la “realizzazione di asola nel sottotetto”. Autorizzazione rilasciata in data 27.11.1993 con il n. 273/a. Nel caso specifico, però, si è constatato che non è stata prodotta alcuna variazione catastale successiva alla realizzazione di tale “asola” nel tetto, si dovrà quindi verificare la legittimità e/o efficacia di tale titolo edilizio e, nel caso, procedere ad una pratica edilizia (S.c.I.A.) in sanatoria presso il Municipio competente con relativa pratica al Genio Civile (opengenio) per la realizzazione di intervento su struttura esistente, con le problematiche giuridiche derivanti da tale richiesta in sanatoria, per un costo presunto tra sanzioni, diritti e prestazione professionale pari ad € 15.000,00 ca. Nello specifico, quindi, si dichiara la non conformità edilizia dell’unità immobiliare. Per tale unità è stato redatto e presentato presso gli Uffici della Regione Lazio l'Attestato di Prestazione Energetica in data 28.02.2023 registrato con protocollo n. 225459 con validità fino al 28.02.2033; tale certificazione, allegata in atti, con la lettera “D”. Formalità pregiudizievole: verbale pignoramento emesso dal Tribunale di Roma in data 01/09/2011 rep. 20375 formalità 116616/74490 del 18/10/2011.
Stato di occupazione: l’immobile risulta occupato dal debitore esecutato la liberazione potrà essere disposta dopo il decreto di trasferimento.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale (e successivi aggiornamenti/integrazioni) depositato in atti, di cui si invita attenta lettura.
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