Piena proprietà compendio sito in Roma, Via Enopide di Chio, 23-25 : villino (porzione di fabbricato) distribuito su tre livelli +area esterna e accessori. Sup. Lorda di mq 228,08 c.A, portico mq 37,62 c.A,area scoperta mq. 443,20 c.A. Censito al cf di Roma fg 1114, part 6778, sub. 507 e particella 174 sub 501 graffate , cat a/7, rendita 1.941,88 e fg 1114 part 6778 sub 506 cat c/6, rendita 96,06. L’immobile è occupato dal debitore; non potrà essere ordinata liberazione prima del decreto di trasferimento.
1/1 piena proprietà compendio immobiliare sito in Roma, Via Enopide di Chio, 23-25:
- villino (porzione di un più ampio fabbricato) distribuito su tre livelli-piano seminterrato, terra e primo-con area esterna e relativi accessori; al villino si accede da area esterna, tramite cancello pedonale e carrabile; l’area esterna conduce a portico posto a quota superiore rispetto alla zona esterna; da tale portico si entra al piano terra (rialzato) composto da soggiorno, bagno e cucina che dà accesso ad un secondo portico nel retro. Nel soggiorno sono presenti le scale per accedere ai piani primo e seminterrato. Il piano primo è composto da tre stanze da letto e un bagno serviti da disimpegno. Il piano seminterrato (si accede anche dall’area esterna), è composto da ampio soggiorno, angolo cottura, un bagno e piccolo ambiente usato come ripostiglio/lavanderia.
Superficie complessiva lorda di mq 228,08 circa oltre portico per mq 37,62 circa ed area scoperta per mq. 443,20 circa. A seguito degli interventi di ripristino, da realizzare ai fini della regolarità edilizia e catastale, la superficie complessiva lorda sarà di mq 155 circa oltre portico per mq 7,40 circa, area scoperta per mq. 473 circa e piano seminterrato (destinato a cantina e box auto) per mq 80 circa.
L’unità immobiliare confina con Via Enopide di Chio, con l’immobile di cui ai subalterni 503 e 504 , con l’immobile particella 6793 e in parte con le particelle 7185 e 7182, salvi altri.
Censito al cf del Comune di Roma al fg 1114, part 6778, sub. 507 e particella 174 sub 501 graffate , cat a/7, rendita € 1.941,88 e fg 1114 part 6778 sub 506 cat c/6, rendita € 96,06.
L’edificio, di cui fa parte l’unità immobiliare, è stato realizzato in assenza di regolare autorizzazione amministrativa, è stata presentata al Comune di Roma domanda di sanatoria modelli 47/85.R e 47/85.A protocollo numero 10920/86 e duplicato numero 131520/86. Detta istanza è stata presentata per opere riconducibili alla tipologia di abuso 2 della tabella allegata alla Legge 28.2.1985 n 47 cioè per opere realizzate senza licenza edilizia o concessione o in difformità da questa ma conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici. Tale istanza è stata avanzata per una superficie complessiva pari a mq 169,54 di cui mq 122,00 di Superficie Utile Abitabile e mq 79,24 di Superficie Non Residenziale da ragguagliare al 60%. L’oblazione autodeterminata risulta interamente corrisposta. Nella perizia giurata allegata successivamente all’istanza di sanatoria si fa riferimento ad una consistenza lievemente differente (mq 164,30) e a un errore nell’individuazione della tipologia d’abuso.
Il Comune di Roma non ha ancora rilasciato la Concessione Edilizia in sanatoria; il rilascio della concessione in sanatoria potrebbe essere subordinato al parere favorevole dell’Ente preposto alla tutela del vincolo considerato che l’immobile ricade in Fascia b – Zona e rischio R3 del Piano di Assetto Idrogeologico.
Lo stato dei luoghi, sopra descritto, è difforme dalla planimetria catastale e dal grafico allegato alla domanda di condono (prot. 86/131520).
Per ricondurre le porzioni immobiliari al grafico allegato all’istanza di condono è necessaria la presentazione di una scia (art. 22 del dpr 380/2001) con opere complessivamente riconducibili al restauro e risanamento conservativo, come definito all’art. 3, comma 1, lettera c) del dpr 6 giugno 2001, n. 380, volte all’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio originario e alla regolarizzazione della diversa distribuzione degli spazi interni come dettagliato nell'elaborato peritale in atti.
Per la regolarizzazione catastale sarà necessaria una denuncia di variazione catastale conforme alle modifiche suddette.
Privo di certificato di agibilità.
L’immobile è occupato dal debitore che vi abita; non potrà essere ordinata la liberazione prima del decreto di trasferimento.
Come meglio descritto nell’elaborato peritale in atti.
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