Piena proprietà su appartamento ubicato a Roma (rm) - via Mesoraca n. 21, interno (già) 1, piano terra rialzato, composto da ingresso/disimpegno, 2 camere, cucina, bagno e balcone per complessivi mq. 101,80 di Superficie Lorda abitativa (Superficie Netta mq 85) e mq 103,00 di Superficie Convenzionale. Attualmente l’immobile risulta privo di titoli legittimatori con evidenti difficoltà di trasferimento del bene sul libero mercato. E' stata avviata la procedura di sfratto per morosità.
Quota pari al 100/100 del diritto di proprietà su appartamento ubicato a Roma (rm) - via Mesoraca n. 21, interno (già) 1, piano terra rialzato, composto da ingresso/disimpegno, 2 camere, cucina, bagno e balcone per complessivi mq. 101,80 di Superficie Lorda abitativa (Superficie Netta mq 85) e mq 103,00 di Superficie Convenzionale.
Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1022, part. 1233, sub. 506, cat. A/2, z.C. 6, cl. 6, cons. 4,0 vani, sup. Cat. 103,00 mq, r.C. € 650,74.
Confina con confinante con corte comune (già fg.1022/part.1233/sub.1-B.C.N.C.), vano scala, distacco su via Mesoraca, salvo se altri.
L’unità residenziale deriva da una maggiore superficie abitativa, realizzata sine titolo, distinta con l’interno n. 1 costituente l'intero piano terra rialzato, identificata presso il Catasto dei Fabbricati al foglio 1022, part. 1233, sub. 2, costituita con prot. N. 2778/1987, oggetto di istanza di concessione edilizia in sanatoria prot. 86/214524/sott.1, inerente i piani seminterrato e terra, in realtà terra rialzato, per una superficie utile abitabile di mq 154,35 ed una superficie non residenziale di 156,95 ragguagliata a mq 94,17 (=156,95 x 0,60) per un totale di 248,52 mq in tipologia 3 (opere realizzate senza licenza edilizia o concessione conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici alla data di entrata in vigore della l. 47/85) al momento non rilasciata e per cui venne prospettata reiezione ai sensi dell’art. 2, comma 37, lettera D, Legge 662/1996 per carenza documentale dalla p.A. Con comunicazione prot. 10115 del 26/01/2006 intestata al precedente proprietario, benché non emesso provvedimento di diniego. In data 25/07/1990 l’unità identificata presso il Catasto dei Fabbricati al foglio 1022, part. 1233, sub. 2 costituente l'intero piano terra rialzato venne frazionata (n. 67744.1/1990), illegittimamente, nelle unità immobiliari identificate con il sub. 504 e con il sub. 505 poste salendo a destra (sub. 505) e sinistra (sub. 504) della scala di accesso comune, presumibilmente interessate da domanda di condono edilizio prot. 0/36061/0 del 26/02/1995, priva di indicazioni catastali e dell’oggetto della sanatoria se non riportante la tipologia 7 (opere di manutenzione straordinaria come definite dall'articolo 31 lettera b della Legge 457/78, realizzate senza licenza edilizia o autorizzazione o in difformità da esse. Opere o modalità di esecuzione non valutabili in termini di superficie o di volume e varianti di cui all'art. 15 della Legge 47/85) per cui venne prospettava reiezione ai sensi dell’art. 2, comma 37, lettera D, Legge 662/1996 per carenza documentale dalla p.A. Con comunicazione prot. Qi/2019/169528 intestata al precedente proprietario, benché non emesso provvedimento di diniego. In data 27/02/2008 presso il Catasto dei Fabbricati con variazione prot. Rm0282451 per "diversa distribuzione degli spazi interni-ristrutturazione" (n. 19712.1/2008) la particella 504 (unità abitativa posta dalla planimetria in atti catastali a sinistra della scala di accesso) assumeva l'identificativo di sub. 506 (unità abitativa posta dalla planimetria in atti catastali a destra della scala di accesso), venendo invertiti catastalmente i due immobili e contestualmente soppresso il sub. 504 (posto a sinistra), risultando così l’immobile posto a destra della scala di accesso (duplicato catastalmente), identificato presso il Catasto dei Fabbricati sia come fg.1022/part.1233/sub. 506 (cespite pignorato) che come fg.1022/part.1233/sub.505 (di terza proprietà).
Attualmente l’immobile risulta privo di titoli legittimatori (con evidenti difficoltà di trasferimento del bene sul libero mercato) e potrebbe essere oggetto di provvedimento repressivo della p.A. E/o di eventuali ordinanze di demolizione poiché pendono istanze di concessione edilizia in sanatoria prot. 86/214524/sott.1 e prot. 00/36061/0 per cui la p.A. Prospettava reiezioni ai sensi dell’art. 2, comma 37, lettera D, Legge 662/1996 per carenza documentale.
L'appartamento risulta completamente da manutenere in tutte le forme, finiture ed impianti (non a norma). Il degrado e la mancanza di complanarità del piano di calpestio impone precauzionali verifiche strutturali a carico dell’aggiudicatario, circostanza di cui si è tenuto conto in sede di decurtazione del valore di stima. I tramezzi risultano lesionati in prossimità dei vani di passaggio. Gli infissi interni non assolvono la funzione di chiusura dei vani, risultando le strutture lignee dotate di tendaggi in luogo dei vetri mancanti. L'unità immobiliare non dispone di allaccio idrico. Al momento non risultano emessi provvedimenti di diniego che non si possono però escludere. Le dette problematiche, unitamente alla mancanza del certificato di agibilità, alla carenza manutentiva ed impiantistica, di cui si è tenuto conto in sede di stima mediante le opportune decurtazioni, rimarranno a carico dell’aggiudicatario.
L’unità abitativa pignorata presenta dei disallineamenti dei tramezzi e una diversa distribuzione della disposizione degli spazi interni, rispetto alla planimetria depositata presso i competenti Uffici, risultando il soggiorno/pranzo/angolo cottura ricavato da una porzione di disimpegno accorpata alla limitrofa camera. Il vano cucina variato nell’uso di camera da letto, il balcone privato di una porzione laterale di balaustra ed impropriamente collegato da una rampa in ferro alla corte sottostante non di pertinenza esclusiva del compendio pignorato.
Il degrado e la mancanza di complanarità del piano di calpestio impone precauzionali verifiche strutturali a carico dell’aggiudicatario, circostanza di cui si è tenuto conto in sede di decurtazione del valore di stima.
Formalità pregiudizievoli: Verbale di pignoramento trascritto a Roma1 in data 11/4/2022, formalità n. 31886, non oggetto di iscrizione al Ruolo Generale del Tribunale di Roma, con oneri e spese di cancellazione a carico dell’aggiudicatario.
Stato di occupazione: è stata avviata la procedura di sfratto per morosità.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.
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