Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su Villa in Roma (rm) - Via della Riserva del Bamboccio n.58 (ex60), interno 1/2, piano pt-s1, di 274,19 mq convenzionali, identificata al Catasto Fabbricati Fg. 322, Part. 813, Sub. 502 graffato sub 503, (ex 501), Zc. 6 Categoria A8 Cl.4, Cons. 10 vani, Superficie catastale 417 mq Rendita € 4.441,53, corrispondente al lotto 1 indicato nel paragrafo “schema riassuntivo” di pag. 20 e seguenti della relazione integrativa dell’esperto stimatore e al bene n. 1 indicato a pag. 2 della medesima relazione.
Trattasi di una villa con corte esterna. Composto al p.Terra: patio coperto, soggiorno, cucina, due camere, due bagni e ripostiglio, scala d'accesso al piano interrato. Al piano interrato: scala d'accesso, soggiorno, angolo cottura, due camere, due bagni, disimpegno, ripostiglio. Con area di pertinenza esterna a giardino.
Confini: l'immobile confina con le particelle catastali nn.812, 506, 814 e 504.
Si precisa che l’accesso al compendio si realizza attraverso una particella non oggetto di pignoramento e quindi non trasferita. Sarà cura dell’aggiudicatario agire eventualmente per il riconoscimento di una servitù di passaggio.
Destinazione urbanistica: l'area urbana è secondo il Prg approvato del Comune di Roma, Sistema Ambientale - Agro Romano - Aree Agricole, norme tecniche di attuazione Art.68 e Art.74. Per il p.T.P.R. Della Regione Lazio Tav.A, Aree agricole identitarie. Per il p.T.P.R. Della Regione Lazio Tav.B, aree di rispetto con stessa dicitura della Tav.A. Carta Qualità nessuna notizia.
L'immobile non risulta regolare per la legge n° 47/1985. La costruzione non è antecedente al 01/09/1967. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L'immobile non risulta agibile.
Dopo attenta disamina della documentazione e dello stato dei luoghi, confrontato con la planimetria catastale di riferimento e ricerca presso gli uffici comunali risulta che: - per l'immobile risulta una domanda di Condono Edilizio in data 25/02/1995, Prot.N.26168/95/0, a nome di gxxxx bxxxx nato a Roma il XX/XX/XXXX. Secondo la perizia tecnica giurata del 28/11/1997 in atti alla data del 31/12/1993 i lavori erano completamente ultimati. Superfici di abuso: mq.106.25 utile residenziale e mq.114.75 utile non residenziale. Su un lotto asservito alla costruzione di mq.5.751. Le porzioni condonate hanno le seguenti destinazioni d'uso: piano rialzato-abitazione; piano interrato-magazzino; accessorio-cantina. Seguenti pagamenti eseguiti: Totale versati l.20.655.000 (Per Oblazione) di cui:
L.7.000.000 (acconto); l.4.551.667 (2°Rata); l.4.551.667 (3°Rata). Per Oneri Concessori totale versati l.19.125.000 di cui: l.7.000.000 (importo fisso acconto); l.3.031.250 (1°Rata); l.3.031.250 (2°Rata); l.3.031.250 (3°Rata); l.3.031.250 (4°Rata). Altre domande presentate: condono edilizio in data 28/03/1985, Prot.N.25974/1/2/3, a nome di gxxxx bxxxx nato a Roma il XX/XX/XXXX. Secondo le perizie tecniche giurate del 27/03/1986, per costruzioni realizzate nel tempo su particella 812 ed ultimate nell'anno 1975. Costruzione denominata "D", su due piani adibita ad abitazione famiglia proprietaria (non pignorata); Costruzione denominata "A" su due piani adibita a rimessa con corpo basso a pollaio, consistenza mq.214 rimessa e mq.36 pollaio; Costruzione denominata "B" su un piano adibito a magazzino, consistenza mq.197; Costruzione denominata "C", su un piano adibita a forno, legnaia, centrale termica, locale pompa e ripostiglio, consistenza mq.28. Realizzazione piscina (non pignorata) di mq.250. Seguenti pagamenti eseguiti: Oblazione Lire 805.000 prima rata, Lire 144.000 seconda rata, Lire 153.000 terza rata. Esiste un'altra domanda di Condono Edilizio 3°
Del 4/04/2005, prot.N.577800, a nome di gxxxx bxxxx nato a Roma il XX/XX/XXXX. Per ampliamento di due verande di ca. Mq.34.20. Totale versati: per oblazione €.1638,00 (30%), per Oneri concessori €.2915,64 (30%), oltre 10% €.546,00 (30%).
All’ufficio è stato richiesto di formalizzare i costi necessari per il completamento delle pratiche. Alla data attuale non ha fornito detto riscontro. Senza alcuna pretesa di esaustività e correttezza, l’Esperto stimatore ritiene detto costo di chiusura tra il 10% e il 30%, con un valore medio del 20% sul valore dell’immobile.
Si precisa che: l’acqua è servita da altra proprietà non esecutata e si dovrà richiedere un nuovo allaccio all’acea con costi non determinabili allo stato; le fognature sono allacciate a condotta di altra proprietà non esecutata e si dovrà necessariamente eseguire o una vasca Imoff o chiedere un nuovo imbocco in fogna con costi non determinabili allo stato; per l’elettricità servirà la richiesta di nuovo allaccio.
Stato di occupazione: occupato da terzi o dal debitore che non vi abita. Con separato provvedimento viene emesso ordine di liberazione.
Il tutto come meglio descritto negli elaborati peritali depositati in atti.
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