Roma, Prenestino – Via della Marranella alle spalle di Via di Acqua Bullicante e poco distante dalla fermata Metro c “Malatesta” appartamento posto al quinto piano in uno stabile non dotato di ascensore, composto da: ingresso, due camere, cucina , servizio e balcone. Impianto di riscaldamento autonomo. La ristrutturazione, necessaria per rendere vivibile l’appartamento, consentirà al suo acquirente di personalizzarlo e renderlo più adatto alle proprie esigenze sfruttando al meglio gli spazi. La vicinanza dell’immobile a Via Roberto Malatesta e quindi alla fermata Metro c ed a Via di Acqua Bullicante lo rendono facilmente collegabile con le altre zone della città. La zona è ottimamente servita da ogni genere di attività commerciale utile e servizio fruibile. Classe g epi 175Kwh/mqa € 139.000,00
La Marranella, una delle più popolari borgate della periferia romana del quadrante est, deriva il suo nome da un ramo di un fiumicello affluente del Tevere che ebbe una notevole importanza nella storia antica e medioevale.
Sgorga dalle falde dei colli tra Grottaferrata e Marino con il nome di Marrana.
Il nome deriva dal > o > lambito dal ruscello nella sua parte iniziale: il volgare Marana o Marrana è passato ad indicare tutti i fossi e i piccoli corsi d'acqua della periferia romana.
L'ampio quartiere della Marranella ha cominciato a muovere i primi passi negli anni successivi al primo conflitto mondiale: il suo incentivarsi va indubbiamente ricercato nelle cause dell'urbanesimo degli anni trenta.
La piccola tenuta della Marranella non superava i 22 ettari ed il quartiere, più che nell'ampiezza totale del comprensorio, si era insediato in quella che era la Valle della Marranella, così chiamata dal fiume omonimo che vi scorreva.
La scomparsa di questo corso d'acqua nel 1934, ingoiato da un grande collettore sotterraneo, confermò e spinse al rigoglio attuale il quartiere, che era asfittico per l'aria malsana.
La borgata della Marranella già sul finire degli anni venti si imponeva per il quoziente demografico e non poteva più essere ignorata dalle autorità religiose: si doveva prendere in considerazione la fondazione di una nuova parrocchia.
Le contigue parrocchie di s. Elena in Casilina e dei Ss. Marcellino e Pietro > non riuscivano più a far fronte all'esigenza dei servizi religiosi richiesti dai numerosi abitanti della borgata.