La storia dei luoghi è intrisa delle gesta di uomini e donne e le proprietà immobiliari ne sono da sempre una ricca testimonianza. Vorreste essere voi a continuare la storia di un complesso storico-nobiliare ubicato su una altura panoramica sulle prime colline dell’Oltrepò Pavese? Parliamo del ‘’Castello di Montuè’’ a Canneto Pavese. Tante le recensioni dedicate a questo pezzo d’arte incluso nell’elenco dei Beni Culturali della Lombardia. Purtroppo del Castello rimangono solo ruderi e resti della torre, comunque suggestivi e sufficienti a far immaginare la bellezza della sua originaria architettura; si scrive che subì una assurda demolizione tra il 1925-28 da parte di un privato con l’obbiettivo di rivendere il materiale ricavato e vane furono le proteste della comunità unita dalla volontà di mantenere in essere un orgoglio del proprio territorio.
Riteniamo che la memoria delle vicissitudini di questo storico Castello, passato dalla famiglia Guelfa Gabbi, i Beccaria, I piemontesi Valperga, per ultimo la famiglia dei piacentini rota-candiani che la tennero fino alla demolizione, dia una impronta di valore storico-culturale a qualsiasi nuova iniziativa, con relativo valore economico aggiunto.
Insieme al proprietario siamo lieti di darvi uno spunto, ovviamente non obbligato, di come rivalutare e generare lavoro dall’utilizzo adeguato di questa stupenda proprietà nobiliare: ‘’Il progetto co-housing Agricolo’’.
Diamo prima qualche cenno sulla consistenza di questo complesso: parliamo di 1000 metri quadri di spazio abitativo su due livelli, frazionato attualmente in 4/6 appartamenti di cui 3 pronti da abitare ( rispettivamente 90+91+146 mq) e ristrutturati, una cantina con archi di circa 300mq, una sala nobiliare con scenografico camino, una sala adibita ad enoteca e altri locali da valersi a piacimento ubicati al piano terra complessivamente 500mq. Un terreno agricolo di circa 50000mq antistante la proprietà e un giardino di circa 5000mq. L’ubicazione di questa proprietà è posta sul finire del paese e adagiata su di un promontorio che fa pensare ad una nave che si immetta nel vuoto delle nuvole, una posizione indubbiamente di grande valore paesaggistico. La nave è proprio la forma che alcuni storici hanno identificato nelle riproduzioni documentate della architettura e costruzione del ‘’Castello di Montuè’’.
Ora il progetto ‘’co-housing Agricolo’’ è stato pensato per risvegliare una moderna imprenditoria basata su colture innovative, su concetti di co-housing che diano stimolo ad un nuovo sviluppo agricolo-culturale dell’Oltrepò Pavese. Il progetto vedrebbe l’assegnazione degli appartamenti ai singoli proprietari e l’avviamento in solido di una produzione agricola che devii dal vigneto classico e si porti verso colture innovative come il luppolo, l’olivo assente in Oltrepò, il melograno e via dicendo. Il concetto è racchiuso nel viviamo insieme in un luogo magico ognuno con la propria indipendente residenza e avviamo una produzione agri