Villa indipendente immersa in un ampio giardino piantumato di 3000 mq. Con varie essenze e con un'incantevole vista lago nella zona collinare di Meina, comoda ai principali servizi del paese. Costruita nel 1966 e rimasta immutata nel tempo, con un' architettura ancora attuale e moderna; si sviluppa su piu' livelli da una scala centrale protagonista nella zona giorno che accoglie un soggiorno molto luminoso dalle ampie finestre che affacciano sul terrazzo dal quale si gode di una impareggiabile la vista del lago. Cucina abitabile con uscita su terrazzo, camera matrimoniale con annesso bagno; al piano superiore zona notte composta da tre camere e due bagni. Al piano interrato tavernetta con accesso ad un locale sgombero; sullo stesso piano dell'ingresso principale si trova un locale adibito a studio, il locale lavanderia con attiguo il locale caldaia l'impianto al momento va a gasolio ma vi e predisposto l'attacco per il gas metano. Si affacciano su un comodo piazzale il garage interrato della villa e in corpo staccato un doppio box, un giardino terrazzato ospita l'orto e il frutteto.
Per info:
F.Mirco 342/5536792
Da Meina, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore, e da qui al passo del Sempione (lat. Summo Plano).
Situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Meina faceva parte sin dal Medioevo della Comunità del Vergante, avendo sottoscritto nel 1389, assieme al comune di Lesa, gli Statuti del Vergante approvati dall'Arcivescovo Antonio da Saluzzo.
Il comune segue dapprima direttamente le vicende del Ducato di Milano fino alla metà del XV secolo quando Filippo Maria Visconti concede la proprietà di Meina, Lesa e del Vergante a Vitaliano I Borromeo.
Meina segue quindi la storia dei Borromeo conti d'Arona.
Nel 1748, con il trattato di Aquisgrana che pone fine alla guerra di successione austriaca, Carlo Emanuele III di Savoia ottiene l'alto novarese che entra così nel Regno di Sardegna.
Alla fine del XVIII secolo la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo.
Dal 1805 Meina, nel Dipartimento dell'Agogna, è parte del Regno d'Italia napoleonico.
Alla caduta di Napoleone, come tutto il Vergante, Meina torna a far parte del Regno di Sardegna, infine del Regno d'Italia nel 1861.
Ghevio, già comune autonomo, è aggregato a Meina nel 1928[4].