Villa indipendente nel centro di Massino Visconti.
La villa, con terreno vista lago, si trova a due passi da tutti i servizi ed è ideale come seconda casa ed anche per più nuclei familiari! La villa è in ottime condizioni, con tetto e serramenti recentemente sostituiti, si sviluppa su tre piani. A piano terra troviamo due ampi box auto con porte sezionali motorizzate e cantina sul retro; a primo piano l'appartamento principale è composto dall'ingresso da un terrazzino con ripostiglio, ampia cucina abitabile, soggiorno luminoso con porte finestre scorrevoli sul balcone, due camere matrimoniali e bagno. L'ultimo piano mansardato con ingresso indipendente, è stato totalmente ristrutturato e può essere utilizzato come ulteriore spazio hobby o per gli ospiti. La villa è circondata da un grande giardino piantumato, dove troviamo anche una bellissima depandance con terrazzo vista lago e porticato, ottima per i pasti estivi!
Inoltre un piccolo rustico in pietra ospita la fonte da cui si può attingere l'acqua necessaria per il giardino.
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Il Vergante è un territorio collinare tra il lago Maggiore e il Mergozzolo. Il toponimo indica, in particolare, il settore orientale di queste colline, ovvero quello che si affaccia sul lago Maggiore dove per circa quattro secoli, dal '300 alla fine del '700 era operante una struttura amministrativa territoriale chiamata Comunità del Vergante.
Già nel '300 Meina, Lesa e il Vergante hanno Statuti Comunali e un processo di integrazione molto avanzato, tanto da avere un organo unico di governo: il Consiglio Generale del Vergante. Dalla versione approvata dall'arcivescovo Antonio da Saluzzo nel 1389, si apprende che gli Statuti di Meina, Lesa e del Vergante contengono 146 norme di carattere amministrativo che servivano a regolare la società di allora da un punto di vista morale, amministrativo, economico e patrimoniale. Su tutto presiedeva, a fianco del podestà, nominato dall'arcivescovo, il Consiglio Generale del Vergante, composto da dodici consiglieri nominati dai consoli delle varie comunità.
Filippo Borromeo nel 1455 dispone la revisione degli Statuti del Vergante ai quali aggiunge nove capitoli. Nello stesso anno si decide anche che l'Assemblea dei Consoli dei vari paesi si debba tenere a Lesa nella casa di tale Eustachio Landomi che diventa "palazzo della Comunità del Vergante". Alla fine del '700 a Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo.
Resta un bando del 9 marzo 1793 nel quale sono puntigliosamente elencate le comunità che fanno parte del Vergante qualche anno prima della sua fine: Arona - Baveno con Feriolo - Belgirate - Brisino con Vedasco, Passera e Binda - Brovello - Calogna - Carpugnino - Chignolo (composto dall'Isola Bella, Isola dei Pescatori, Isola Madre, Levo, Someraro, Campino e Carciano) - Colazza - Corciago e Nebbiuno - Dagnente - Dormelletto - Fosseno - Lesa con Solcio, Solcietto e Villa Lesa – Magognino - Meina - Nocco - Pisano - Sovazza - Stresa - Stropino - Tapigliano - Vezzo.