Nel comune di Meina frazione Ghevio, in piccola palazzina senza spese condominiali, proponiamo appartamento quadrilocale posto al secondo e ultimo piano senza ascensore. L'immobile si compone di soggiorno, cucinino con balcone, bagno e tre camere da letto con balconata fronte lago. Con riscaldamento autonomo e subito disponibile. Seguite gli aggiornamenti in tempo reale anche sulla nostra pagina Facebook "Professionecasa Arona" mettendo mi piace sulla pagina. Trovate tutte le nostre proposte immobiliari al sito ------> http://www.professionecasa.it/agenzia-immobiliare/arona/454.Html Meina (Mèina in piemontese e in lombardo) è un comune italiano di 2.517 abitanti della provincia di Novara in Piemonte. È situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore alla foce del torrente Tiasca. Situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, il comune ha seguito con i suoi abitanti le vicende dapprima del Ducato di Milano e dei Borromeo, conti d'Arona, in seguito del Regno di Sardegna, poi di quello d'Italia. Fu nei secoli residenza o luogo di villeggiatura di molte famiglie appartenenti alla nobiltà e all'alta borghesia lombarda e piemontese: per antichità di possessi si distinsero i nobili Luatti o Lovati, accanto alle nobili famiglie Visconti di Massino e Sessa (estinta nei Gatti Grami), residenti però a Lesa. Più recentemente, dall'Ottocento, elessero Meina a luogo di villeggiatura le nobili famiglie caccia-piatti, Fossati de Regibus, Bossi Fedrigotti, ma soprattutto Faraggiana, che nella seconda metà del secolo edificarono un sontuoso palazzo con parco in stile neoclassico. Tra le famiglie borghesi invece si ricordano i Mondadori, proprietari dell'omonima villa, i novaresi Luoni e Galli, ma anche i Favini, milanesi, che commissionarono la costruzione di Villa Carlotta, oggi Hotel Paradiso. Nel corso dell'ottocento Meina diventa un rilevante centro industriale: potendo sfruttare le acque del Tiasca si insediarono tre importanti cartiere, tutte dotate di macchine a vapore continue. A queste si aggiunse prima, nel 1854, una filatura di seta e quindi, per iniziativa dell'imprenditore Emilio Foltzer, una grande fabbrica di oli lubrificanti e grassi per macchine. Nel territorio del comune si insediarono altre fabbriche di più modeste dimensioni e importanza.
Caratteristiche