Nel centro storico, disponiamo di una dimora unica nel suo genere con un meraviglioso affaccio sul verde.
L'immobile dispone di un loggiato d'ingresso, saloni e sale da pranzo, più camere da letto sia a piano terra che al primo piano, con bagni.
Inoltre dispone di un'ampio piano interrato con camere e servizi.
Ideale per dimore di prestigio o in ottica di investimento, per sviluppi con il Pia turismo, per la creazione di un boutique hotel o di un centro benessere.
L’edificio, ubicato a ridosso delle mura dell’abitato nella Rabata di Tricarico, antico quartiere arabo, fu costruito nel XVIII secolo come ampliamento di un edificio esistente “Palazzo Capoccia”. Quest’ultimo raffigurato già nella stampa di g. Braun e f. Hogemberg del 1605. Al palazzo si accede tramite un portone che immette in un suggestivo loggiato, ci si affaccia su un antico giardino terrazzato che guarda sul vallone sottostante, dove scorre il torrente e si coltivavano gli orti. La parte residenziale è costituita da diversi ambienti voltati e ampi saloni, con arredi e oggetti originali. Il palazzo si racconta attraverso la storia della famiglia che lo ha abitato, in particolare, le vicende legate a Don Pasquale Gagliardi (1859-1941) nominato vescovo di Manfredonia, al Prof. Dott. Pasquale Gagliardi, primo medico chirurgo dell’ospedale di Tricarico.
Cenni storici - tricarico
L’arabeggiante Tricarico si affaccia sulla vallata del fiume Basento. Patria del sindaco-poeta Rocco Scotellaro, la città è nota per “L’màsh-k-r ”, figuranti travestiti da “mucche” e “tori” protagonisti del carnevale.
Il centro storico medioevale è tra i più importanti e meglio conservati della Basilicata, composto dai quartieri arabi della “Ràbata” e “Saracena”, quelli normanni del “Monte” e “Piano”, e la “Civita”, dove strade e vicoli assumono aspetti diversi a seconda della dominazione da cui sono stati messi in piedi.
Tra le numerose chiese si distingue uno dei principali luoghi mariani della regione: il Santuario della Madonna di Fonti, raggiunto a piedi ogni anno da molti fedeli. Non passa inosservata l’alta Torre Normanna annessa al castello costruito con molta probabilità tra IX e X secolo come rocca fortificata e poi modificato in epoca normanno-sveva fra XI e XIII.
Il paesaggio è circondato da boschi estesi popolati da maestose querce e imponenti cerri.