Sulle sponde del naviglio, in località Robecchetto Con Induno, proponiamo splendida cascina completamente ristrutturata ad oggi ad uso abitativo già divisa in tre appartamenti di ampia metratura con giardino privato e 100 mq di fienile adibito a box ma probabilmente trasformabile, l'immobile per la posizione e le caratteristiche può essere anche adibito a struttura ricettiva e/o azienda agricola
Attualmente
La Padregnana acquistata dalla famiglia di milano nel 1991 fu completamente ristrutturata pur mantenendo saldi i resti e alcuni arredi originari dell’antico Monastero:
• I pavimenti di antico cotto toscano
• Le porte e i portoni costruite dai frati
• La colonna e il capitello di provenienza romana
• L’affresco restaurato nel 1999
• I camini in pietra databili tra il 1500 e 1600 ancora integri
L’immobile è suddiviso in tre grandi appartamenti (vedi planimetrie) con ingressi autonomi e adiacenti tutti su terrazzi e porticati comuni.
Esiste una dependance di circa 200 mq abitabile.
Il giardino si estende per circa 1000 mq sia anteriormente sulla strada di proprietà sia posteriormente sulla strada principale comunale con 2 ingressi carrabili separati. Inoltre la Padregnana ha tutta la proprietà che si estende sull’alzaia del Naviglio fino al Ponte del Leonardo pari a circa altri 500 mq adibita a frutteto e giardini fioriti.
L’immobile è monitorato da 3 impianti di allarme: uno perimetrale, uno esterno agli infissi e l’altro con sensori di rilevamento interno comprese telecamere.
L’impianto di riscaldamento e di acqua calda funzionano sia a gas metano sia con caldaia posizionata nel 2017 a pellet..
Sviluppo dell’immobile
Ideale per location anche per un bed and breakfast.
Residenza personale di pregio.
La storia
Le notizie più lontane risalgono al “Seprio” l’antico Comitato Lombardo che governava questa zona concessa da Federico il Barbarossa a Milano dopo la Pace di Costanza del 1183 e che aveva anche una Zecca. L’estensione di questo Comitato e della sua circoscrizione era notevole dal Ticino a Ponte Chiasso e alla Val d’Intelvi, e dal Lago di Lugano a Parabiago. Il borgo antico “padernianum” era un caposaldo del contado sapriese e come tale menzionato nei più noti documenti. La valle del Ticino e tutta questa zona era all’epoca la via più trafficata da commercianti e grandi uomini d’affari che provenivano dalla Francia e si spostavano in Italia e fino in Svizzera. L’importanza di tale zona giunse fino in Francia alla Congregazione Fruttuarianse che ebbe in seguito in Italia il suo centro nell’Abbazia di San Benigno di Fruttuaria in Diocesi di Ivrea fondata da Guglielmo da Volpiano. Guglielmo da Volpiano era originario di Orta e all’epoca già monaco a Cluny e noto riformatore di numerosi monasteri in Francia e in Borgogna. L’ordine Fruttuariense ottenne presto il privilegio dell’esenzione delle tasse e favorito dal potere laico ed ecclesiastico riuscì ad infiltrarsi nella Diocesi Milanese. Tale ordine nel 1482 nel famoso Borgo Paderniana