Palazzina Grill, gioiello ottocentesco scampato al terremoto.
Sorge sulla ss 114 da un secolo e mezzo, quasi al confine tra Contesse e Minissale.
Attualmente l'immobile è composto da 60 metri quadri di abitazione, su più livelli, un terrazzino di 18 metri quadri ed un giardino di proprietà esclusiva di 35 metri quadri. Non vi sono spese condominiali.
La superstite “Palazzina Grill” originariamente era ubicata a conclusione, lato monte, del grande giardino cui si accedeva dalla villa molto più a valle, oggi scomparsa insieme alle pertinenze quando il terreno fu espropriato per consentire la realizzazione della nuova strada statale. In realtà, non avendo destinazione residenziale, la sua funzione era quella di costituire una sorta di “dependance” isolata per accogliere riunioni conviviali, una “Casa del The” o “Coffee House” peraltro frequente nelle tipologie architettoniche delle ville tedesche e anglosassoni. Costruita a metà del 1800 per conto di un banchiere d’origine tedesca, Federico Grill, che gli ha dato anche il nome. A realizzarla, ispirandosi peraltro allo stesso stile architettonico del Teatro Vittorio Emanuele, sarebbe stato Falconieri, l’architetto che dà il nome all’omonima fontana.
A due elevazioni fuori terra, l’edificio incarna tutti gli stilemi della cultura architettonica della prima metà dell’Ottocento a Messina, sia nell’elegante e misurata partizione dei prospetti, con quello principale scandito da eleganti lesene scanalate con capitelli ionici; sia nella fascia marcapiano con raffinate decorazioni spiraliformi; sia nel bugnato appiattito, sobriamente mosso da delicate scanalature a formare una sorta di ingabbiatura dall’eccezionale valore disegnativo.
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