Dimora di pregio, location per eventi o luogo privilegiato di villeggiatura: queste le destinazioni possibili per un autentico gioiello architettonico.
L’edificazione di Villa Majora risale al 1830 e il progetto è attribuito all’architetto Chierichetti. La costruzione con l’inusuale rivestimento del tetto e delle pareti esterne in lastre e scaglie di pietra grigia, con l’abbondante uso di legno naturale nei costoloni intagliati che reggono la gronda pronunciata del tetto, e nei balconi che si alternano a cassette reggi-fiori davanti alle finestre, dovette rappresentare una curiosità notevole in Brianza all’epoca della sua costruzione.
Gli ultimi rifacimenti risalgono all’anno 1990, quando il famoso interior designer Pier Vittorio Cerruti, rispettando rigorosamente lo spirito della dimora ottocentesca, la riportò all’antico splendore intervenendo nel contesto originale con esemplare misura, ricercando nel contempo le migliori soluzioni che tenessero conto delle esigenze dei nuovi proprietari: almeno cinque grandi camere per gli ospiti, oltre a quella padronale, e altri servizi occorrenti nelle mansarde; lavori eseguiti con cura meticolosa conservando sempre lo spirito di una residenza d’epoca.
La divisione degli spazi interni è piacevole e razionale: appena varcata la soglia, lo stacco tra l’esterno e l’interno è evidente.
Il soffitto è a volta decorato a grisaille su massicce cornici; gli spazi sono suddivisi per austere simmetrie e tutto sembra dichiarare la più devota osservanza alle tradizioni.
Dal salone d’ingresso si accede alla veranda a grande hall di tipo inglese – più di ottanta metri quadrati – ricavata da un portico aperto sul verde del parco ondulato: due ettari di natura meravigliosa e incontaminata che contribuisce a rivivere, come per incanto, l’atmosfera morbida e avvolgente del secolo scorso.
Ancora al piano terra si aprono due saloni di rappresentanza e la sala da pranzo, dove l’arredo è dichiaratamente sontuoso.
Una scala conduce al primo piano, dove si allineano le sei suite della zona notte, disimpegnate da una galleria dove si aprono anche uno studio e un salottino. Il parquet in rovere è nuovo, ma ricalcato esattamente sull’antico, ormai irrecuperabile. E sulle pareti ecco il papier peint che apre luminosi e sereni scenari.
La proprietà è circondata da 20.000 mq di curassimo parco ed è completa di una dependance di 130 mq per il custode e dal campo da tennis dove divertirsi con gli amici e la famiglia.
Ovviamente questi sono solo alcuni dettagli di questa affascinante dimora: contattateci per richiedere la brochure dell’immobile e per organizzare il sopralluogo.