La media immobiliare propone in vendita nel centro di Sperlonga una villa capofila facente parte di un complesso edilizio di sole tre unità suddivisa in:
Taverna: con ingrasso indipendente e ampia camera da letto da 45 mq servita da un bagno con doccia e finestra.
Piano terra: ampia sala di rappresentanza con camino, cucina abitabile e bagno, il tutto servito da 130 mq di spazio esterno in parte coperto e in parte adibito a posti auto.
Piano primo: suddiviso in tre camere da letto servite da balconi e bagno con finestra.
La villa è dislocata a circa 300 mt dal mare, servita da supermercati, ristoranti e strutture balneari attrezzate.
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Storia
Ricostruita fra i secoli XVII e il xix, assunse la forma attuale, detta "a testuggine", e vi vennero erette chiese e palazzi signorili.
Appartenente da secoli al Regno di Napoli e poi al Regno delle Due Sicilie, Sperlonga era compresa nell'antica provincia di Terra di Lavoro, in particolare nel distretto di Gaeta. Anche dopo la sconfitta militare di Francesco II di Borbone ad opera di Garibaldi e la successiva annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna (diventato nel 1861 Regno d'Italia), Sperlonga continuò a far parte della sopraddetta provincia. Nel 1927, volendo il regime fascista ridimensionare la provincia di Terra di Lavoro, il territorio del comune di Sperlonga fu annesso al Lazio (provincia di Frosinone, poi alla Provincia di Roma) togliendolo alla Campania, dove in quello stesso periodo veniva fondata la provincia di Caserta. Dal 1934 la cittadina fu incorporata nella neocostituita provincia di Latina (all'epoca Littoria).
Lo sviluppo di Sperlonga, basato soprattutto sul turismo, iniziò dopo l'apertura della via Flacca, una strada litoranea che unisce Terracina a Gaeta, passando per il litorale di Fondi, inaugurata il 9 febbraio 1958. Da allora, infranto il secolare isolamento, il paese uscì gradualmente dall'estrema povertà che lo caratterizzava.
Forte impulso gli fu dato anche dalla scoperta delle sculture della villa di Tiberio (1957).