Trattasi di opificio (capannone) a due campate sito nella zona industriale di Monfalcone, realizzato con strutture in cemento armato precompresso atte a sopportare il carico di due carriponte; la copertura è eseguita con capponi pure in c.A.P. E lucernari in policarbonato.
All'opificio si accede direttamente da via Chico Mendes ed esso è circondato da un vasto piazzale recintato in cui si trovano dei rifiuti.
All'interno dell'opificio è stato ricavato un corpo a tre piani in cui al piano terra si trovano alcuni uffici, spogliatoi e servizi, al primo piano uffici ed al secondo piano un archivio. Le finiture sono quelle usuali pavimento in battuto cemento per l'opificio ed in piastrelle per servizi ed uffici, serramenti esterni in ferro ed interni in legno.
Il complesso immobiliare si trova in un normale stato di manutenzione, è dotato di impianto di riscaldamento.
Al secondo piano del corpo a tre piani è situato anche un alloggio composto da un soggiorno che dà su di una cucina ed un disimpegno su cui si affacciano due camere e due servizi. Ad esso si accede dal vano scale comune è dotato di finiture normali: pavimenti in piastrelle, serramenti esterni in ferro ed interni in legno.
Il prezzo base d'asta è pari a € 682.400,00; è possibile presentare offerte inferiori di un quarto ovvero pari o superiori a € 511.800,00.
Si tratta di una vendita forzata, è possibile visionare l'immobile solo con il Custode giudiziario; non viene richiesto alcun compenso di mediazione per le informazioni che rilasciamo per telefono e chiunque può partecipare al solo costo della marca da bollo nell'offerta. Per ulteriori e più dettagliate informazioni relative alla descrizione, alla dimensione, alla procedura giudiziaria, si raccomanda di verificare sempre l’avviso d’asta nonché la perizia di stima del tribunale che si possono scaricare dai siti ufficiali dove l’annuncio è pubblicato per legge, anche cliccando il pulsante “prenota visita” se di seguito disponibile. Quando l'asta non è più partecipabile, è possibile richiedere informazioni telefoniche o via mail ai recapiti indicati o comunque contattare gli organi ufficiali della procedura.
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