Appartamento in vendita ad Acuto via Beata Maria De Mattias, 44

Acuto, a pochi passi dal corso principale e precisamente in Via Beata Maria de Mattias, l'agenzia Faraone Immobiliare propone la vendita di Bilocale ristrutturato al piano terra con comodi locali di deposito/ cantine al piano primo sottostrada.
L'appartamento internamente è composto da un ingresso, soggiorno con cucina a vista in muratura, area lavatoio con colonna lavatrice ed asciugatrice, comoda dispensa, dove eventualmente si può ripristinare una botola di collegamento con il piano sottostante, bagno completo e finestrato, camera da letto con finestra con balcone alla francese.
Al piano seminterrato troviamo 2 comodi locali deposito/ cantine con un ultimo ambiente di circa 15 mq pavimentato ed intonacato.
Il riscaldamento è autonomo con stufa a pellet.
Gli infissi sono con persiane in alluminio ed infissi interni in alluminio con vetrocamera.

Benvenuti ad Acuto, un autentico tesoro nascosto nel cuore della Ciociaria, nella provincia di Frosinone.
Il nome di Acuto deriva dalla caratteristica forma della sua montagna. E’ uno dei “centri del Cesanese”, in un luogo straordinariamente panoramico sulla Valle del Sacco e sulla campagna romana.
La leggenda lo vuole fondato nel 450 d.C. Dagli anagnini, ma i ritrovamenti archeologici testimoniano che la sua nascita è molto più remota e si può far risalire all’epoca preromana.
Feudo del vescovo di Anagni, che ancora oggi s’intitola “terra Acuti dominus“, ha basato a lungo la propria economia prevalentemente sull’attività pastorale ed agricola. Il castello medioevale che sorge al centro del paese costituisce uno dei monumenti più importanti, mentre una particolare attenzione va ai numerosi ed eleganti portali che adornano il centro storico.
Da ricordare, inoltre, la chiesa di Santa Maria di Acuto, particolarmente notevole per l’omonima statua lignea del sec. XIII (forse dono di Bonifacio Vlll), che oggi si trova nel museo di Palazzo Venezia a Roma. Questa chiesa meritò il nome di “Chiesa Anticlericale” perché gli esecutori, che la restaurarono e ornarono con stucchi negli anni 1861-73, effigiarono in bassorilievo un’aquila (casa reale) che si avventa su un corvo (Clero)