Rif.Ag. F1000 - firenze (provincia) Villa Medicea immersa nel verde, situata in posizione ideale per il clima ed illuminazione. La prima costruzione risale al 1400, furono Lorenzo e Giovanni de' Medici, figli di Pier Francesco di Lorenzo de' Medici, a volerla per poi rivenderla nel 1494, per 383 fiorini, al nobile fiorentino Taddeo Ducci. Dopo la morte di Teresa Ducci la villa passò al figlio di lei, il nobile Roberto Gherardi. Ancora un passaggio di proprietà fino a quando non fu venduta alla famiglia bolognese de' Bianchi, discendente dei Medici. A quest'ultima casata appartenne il Conte Cav. Filippo Sassoli de' Bianchi, personaggio di spicco nella vita politica e sociale della zona; colto, amante dell'arte finanziò i restauri della chiesa di Lumena e nel 1926, quale sindaco, fece ripristinare, nelle forme che ancora si vedono, la Sala Consiliare del Palazzo de' Vicari di Scarperia. A lui si devono anche i restauri della sua villa che, iniziati nel 1898, liberarono la struttura dalle successive superfetazioni, cercando di recuperare le antiche forme. La Villa, infatti, sebbene presenti tracce di costruzioni ancora più antiche, è riferibile al XV secolo, ma nella prima metà del '700 subì notevoli rifacimenti, principalmente sul lato orientale e settentrionale, oltre alla costruzione della Cappella, come testimonia anche la presenza di uno stemma della famiglia Ducci corredato della data 1735. La Villa imponente nella sua immagine quattrocentesca, si presenta all'interno di un viale alberato dal quale si intravede la Loggia con il porticato da dove si accede ai vasti saloni collegati tra loro da archi a tutto sesto che ne amplificano la visuale, pur mantenendo ognuno i propri affreschi ed i soffitti a cassettoni, che ne valorizzano la bellezza e l'eleganza artistica. Il primo salone è chiamato Salone dei Medici, poiché l'affresco che incornicia il soffitto a cassettoni riporta i nomi e gli stemmi delle Dinastie che hanno vissuto nella Villa: Medici, Gherardi, Ducci, Sassoli, De' Bianchi. In questa sala si trova l'imponente Camino in pietra serena del quattordicesimo secolo che riporta lo stemma dei Medici. La seconda sala è chiamata Michelangelo poiché i suoi affreschi sono stati restaurati secondo le tradizioni della scuola di Michelangelo. Il terzo ed ultimo salone porta il nome di uno dei più importanti artigiani del vetro del diciannovesimo secolo, Galileo Chini, di cui, qui, possiamo ammirare il lavoro. Sembra che Emanuele III abbia visitato la Villa e per ringraziare la Famiglia De' Bianchi per la loro ospitalità abbia personalmente richiesto a Galileo Chini di creare il grande lampadario. Nel vasto parco, si possono trovare alberi secolari, tra cui due sequoie di alto fusto, ma soprattutto l'unico in tutto il Mugello, "Faggio Rosso", albero maestoso che si suppone abbia circa 450 anni. Dal parco si possono ammirare i Monti della Calvana, il Monte Morello, il Montesenario e i Monti di Falterona.
Il Mugello e’ la terra di origine della famosa famiglia dei Medici.
La Villa, insieme al Cafaggiolo e il Trebbio,come lo dimostra il contratto originale in latino di vendita alla famiglia Ducci, è stato uno delle più belle residenze dell’antica stirpe.
La villa ricostruita e ampliata da Cosimo il Vecchio sulle basi di una antica torre Ubaldina risalente all’undicesimo secolo, ancora identificabile, fu scelta, poi da Lorenzo il Magnifico come casa di caccia e donata all’amante , la Nencia di Barberino, a cui dedicò anche dei sonetti Passò poi , per ragione di debiti , al ramo cadetto dei cugini Giovanni e Lorenzo dei Medici.
Trasferita poi , come già detto ,alla nobile famiglia Ducci , poi per successione ai nobili Gherardi , fu venduta , in seguito, alla famiglia bolognese Dei Bianchi dei Medici e per successione , ancora , ai conti Sassoli dei Bianchi dei Medici.
La villa situata nel cuore del Mugello, vicinissima a quello che anticamente era l’unico passo appenninico a 7 km dalla uscita Barberino del Mugello A1 dove sta’ nascendo il nuovo Outlet della mcarturglen , ha avuto dopo i conti Sassoli come proprietaria una signora tedesca sposata al fiorentino Scarselli
Da loro passata poi alla famiglia Butti di Firenze , che ha curato solo i terreni lasciando la villa , per quasi 50 anni, in stato di avanzato degrado .
Al momento la villa è completamente restaurata nei minimi particolari
La sala Araldica con il prezioso e magnifico camino in pietra serena del ‘400 ha suscitato in tutti molta ammirazione e nel quale è visibile lo stemma Mediceo.
Nell’ala orientale della villa è stato restaurato l’appartamento Papale che ha ospitato i Papi Medicei Leone X e Clemente VII
La villa protetta da una cortina di cipressi secolari è circondata da un parco di quasi 2 ettari , e accessibile da un viale alberato di enormi tigli e comprende un giardino tergale realizzato insieme alla piscina dal celebre architetto Porcinai
Nel parco è possibile ammirare 2 sequoie e l’unico nel Mugello famoso e raro faggio rosso che si dice abbia perlomeno 500 anni e sia stato piantato direttamente dai Medici
Nel parco si erge anche una Cappella ancora Consacrata datata 1729.
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