Pontechianale - "La vita è troppo breve per restare con i piedi per terra. Quindi dipingi, scolpisci, scrivi, recita, danza… insomma sogna."
(Davide Sallustio)
Questo incipit lo abbiamo scelto perchè, in poche parole, suscita le medesime emozioni che si provano ammirando questo luogo magico, che pare provenire direttamente da un'epoca lontana; qui tutto sembra voler trasmettere un'emozione, ogni dettaglio ed ogni particolare sono stati selezionati al fine di raccontare quella che era la vita di un tempo nelle terre alte.
Il sogno a cui facciamo riferimento, è quello che accomuna molte persone, ovvero l'opportunità di cambiare vita, lontano dal logorio della vita moderna, per trasferirsi in un contesto unico, a stretto contatto con la natura e dove pare di poter toccare il cielo con un dito.
L'attività commerciale che proponiamo in vendita, è legata all'ambito della ristorazione ed è stata ricavata da quella che un tempo era una vecchia stalla; la struttura portante in pietra a vista, rispecchia quelli che erano i dettami architettonici del 1700, periodo in cui fu costruito lo stabile che ospita, ai giorni nostri, il rinomato "Ristomuseo", ormai noto nell'immaginario collettivo quale perla dell'alta Valle Varaita.
Vi invitiamo a contattarci per avere informazioni aggiuntive e per prenotare una visita in questo luogo unico ricco di storia in ogni suo angolo.
Chianale, o meglio La Cianal in lingua occitana, significa canale, alludendo a un’opera di canalizzazione del torrente Varaita tra le case. Vi è anche chi sostiene che la cianal anticamente indicasse la sorgente stessa del fiume.
La storia:
X sec., alla fine del primo millennio l’Alta Valle Varaita (abitata sin dalla preistoria) subisce le incursioni e le razzie dei Saraceni, la cui cacciata è rimasta nella tradizione popolare con le feste della “Baìo” di Sampeyre e la “Beò” di Bellino.
1125, la Val Varaita è assegnata ai marchesi di Saluzzo.
1210, la contessa Alasia cede tutta la zona al Delfinato francese.
1363-1713, la “Castellata”, ossia l’Alta Val Varaita con i paesi di Chianale, Pontechianale, Casteldelfino e Bellino, per quasi quattro secoli è territorio del Delfino di Francia e gode di un’autonomia unica per quei tempi: la République des Escartouns. Con il Trattato di Utrecht la zona è ceduta ai Savoia e il confine tra i due Stati è posto in cima al colle dell’Agnello, a 2748 m di quota.
1891, il villaggio de La Cianal conta ben 449 abitanti, a fronte delle poche decine di oggi. La comunità detiene il triste primato dello spopolamento in tutta la Val Varaita.
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