Il fabbricato è sito nel comune di Mondovi, in provincia di Cuneo, nel quartiere commerciale di “breo”, nell'isolato compreso tra via San Francesco d'Assisi, via Lucia Deninotta, via Garelli e via della Funicolare. Trattasi di unica costruzione completamente libera, con un gradevole giardino interno privato utilizzata nel passato come “Asilo” e gestito dall'Istituto delle Terziarie di San Francesco. Occupa un lotto di forma quadrangolare nella porzione sud-ovest dell'isolato; l'edificio ha una sagoma planimetrica a "L": l'affaccio principale è su via San Francesco, a sud si affaccia su via Deninotta, a est e nord sul cortile pertinenziale. L'edificio si sviluppa su tre piani fuori terra con una struttura in muratura portante e volte in laterizi, ad esclusione del soffitto di una parte dell'ultimo piano realizzato in misto travetti in ferro e laterizi. La copertura ha struttura portante in legno e manto in coppi alla piemontese. Ha due scale contrapposte lungo la sezione longitudinale. La più antica serve i tre piani, oltre alla piccola cantina sottostante il vano del piano terreno verso nord; quella più recente, già indicata nelle planimetrie dell'accatastamento del 1940, parte dal piano terreno e serve solo il primo piano. La distribuzione interna è pressoché uguale nei tre piani fuori terra con grandi aule, ad esclusione di una grande sala all'ultimo piano che ha inglobato quasi completamente i locali verso la via San Francesco d'Assisi. I servizi igienici sono sempre sovrapposti e sono nel lato corto della "L" verso il cortile. I serramenti esterni sono in legno, dotati di persiane e, solo ai piani bassi, di inferiate. L'ingresso principale è pedonale, si trova su via San Francesco ed è costituito da un portone in legno a due battenti. Nel complesso la struttura si presenta in buone condizioni, pronta per essere utilizzata per più scopi, il fabbricato viene commercializzato libero e in pronta consegna.
Descrizione storica: Le suore nel 1839 ricevettero in eredità una somma di denaro con l'obbligo di utilizzarla per aprire una scuola e un asilo dell'infanzia per l'educazione delle "povere figlie della carità". In un primo momento a tale scopo utilizzarono i locali già di loro proprietà presso la Casa Madre: successivamente, con l'aumento del numero dei frequentanti, acquistarono l'immobile confinante oggetto di questa vendita, frequentato in tutti questi anni da centinaia di bambini e bambine di Mondovì e non solo.