Manerba del Garda, elegante villa di nuova realizzazione posizionata a circa 500 metri dal lago e dalla passeggiata lungolago.
La villa è completamente indipendente, sorge su un'area completamente soleggiata ed è realizzata su un piano singolo e un piano interrato.
La villa è circondata da un giardino spazioso che dona privacy, rifinita con elementi di design ricercati e dotata dell'impiantistica tecnologicamente più avanzata.
Composta da piano nobile con zona giorno di oltre 35 mq calpestabili, bagno giorno, due camere matrimoniali e bagno principale;
Dal piano nobile si ha accesso al porticato di circa 30 mq calpestabili, giardino privato e piscina di 32 mq riscaldata.
Piano interrato composto da ulteriori due camere matrimoniali, bagno, lavanderia, taverna e accesso diretto a garage triplo di 55 mq calpestabili.
Monumenti e luoghi d'interesse
Sito palafitticolo San sivino-gabbiano, inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'unesco, nell'ambito del sito seriale transnazionale Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi. Storia La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantò i suoi ulivi (dei quali era la protettrice) e insegnò molte delle sue arti. In suo onore fu costituito un tempio che però venne distrutto dai Barbari.' Molti studiosi credono che il toponimo di Manerba derivi da "Minerva arx". Altri invece fanno risalire tale nome ai galli cenomani (il termine deriverebbe dall'unione di "mon", che significa uomo d'armi, ed "erb", zona militare). Il toponimo indicherebbe, in questo caso, "un luogo fortificato residenza del capo": ciò è plausibile dato che dall'alto della Rocca del paese risultava agevole difendersi da qualunque attacco. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo, dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (pc) e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo.