Desenzano del Garda, villa fronte lago a breve distanza dal centro e dal lungolago, ristrutturata nel 2017, con terrazza, giardino privato, garage e spiaggia privata con concessione demaniale.
La villa misura 200 metri quadrati calpestabili, si sviluppa su due livelli collegati da ascensore, il quale collega anche il garage;Â piano superiore con cucina abitabile, sala da pranzo e soggiorno con accesso a terrazza abitabile, bagno e due camere;
Piano inferiore con taverna e accesso a spiaggia privata, cucina, ulteriore bagno e studio oppure camera per gli ospiti.
La proprietà include un giardino privato di circa 200 metri quadrati e un garage di circa 30 metri quadrati.
Posizione eccezionale nel pieno centro di Desenzano, vista lago e vicinanza al lungolago ed ai servizi pubblici e commerciali.
Il lago di Garda
Il lago di Garda o Benaco è il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km² (terzo per profondità dopo Como e Maggiore). Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona), trentino-alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all'Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un'importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone. In epoca romana il lago era conosciuto come Benacus e da alcuni era venerato come dio Benacus, personificazione stessa del lago, talvolta associata al culto del dio Nettuno. Oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un'altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI all'VIII secolo, in particolare quella longobarda. Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII secolo, è l'evoluzione della voce germanica warda, ovvero “luogo di guardia†o “luogo di osservazioneâ€. Il toponimo classico del lago, ovvero benäcus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l'irlandese bennach, e significherebbe “cornutoâ€, ovvero dai molti promontori. La traduzione “cornuto†viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione. La voce latina di Benaco è attestata come benäcus, -i e presuppone quindi un accento piano (Benàco): la versione italiana dell'accento tonico rimane fedele all'accentazione latina, quindi va pronunciato con l'accento sulla “aâ€. Gli abitanti del lago, in particolar modo quelli della sponda veronese, pronunciano il nome Benaco con l'accento sulla “eâ€, ovvero bènaco. Resta oscuro il motivo per cui i nativi delle zone del lago tendono ad utilizzare la versione con l'accento sdrucciolo del nome.
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