*Trilocale al Piano Rialzato con Vista Monte Cimone*
*Occasione Imperdibile!* immobilplace propone in esclusiva un trilocale al piano rialzato, situato in una palazzina di sole 4 unità con spese condominiali minime.
L'appartamento è composto da:
- Ingresso su disimpegno
- Soggiorno con cucinotto
- Ripostiglio
- 2 camere da letto
- Bagno
Al piano seminterrato, troverete ampi vani comuni per deposito e lavanderia, oltre a una spaziosa cantina privata.
Il tutto è circondato da un delizioso giardino condominiale, a pochi passi dalla piazza centrale e comodo a tutti i servizi. Parcheggio pubblico nelle immediate vicinanze.
Godetevi una vista panoramica sulla vallata e sul Monte Cimone, a pochi km dai laghi di Suviana e Brasimone.
*Non perdere l'occasione! Guarda il video e il virtual tour 360 per scoprire ogni dettaglio dell'immobile.*
Per informazioni, contatta l'agente Luca al 351 9192924.
-cenni storici
Camugnano è un comune bolognese situato a ridosso del confine meridionale dell'area metropolitana, più precisamente nell'area dei laghi sull'Appennino bolognese. La sua annessione al Regno d'Italia fu accolta in maniera tiepida, così come in passato lo furono le riforme introdotte dal dominio napoleonico, in virtù del carattere della popolazione, gente di montagna dura, ruvida, restia al cambiamento. Verso la fine dell'Ottocento, sulla scia di alcuni servizi che portarono a Camugnano nuove idee, nuove risorse e nuove possibilità, si assistette ad un momento di cambiamenti: fondamentale fu la costruzione della strada carrozzabile (a partire dal 1886) che aprì i collegamenti con la pianura, l'arrivo del telegrafo (1889), l'allacciamento alla Porrettana (1903) e la linea telefonica (1911). Si trattava di innovazioni arrivate tardivamente a Camugnano, il cui unico primato è quello della prima, rudimentale centralina domestica costruita dal camugnanese Lorenzo Pezzati nel 1902, evento precursore della costruzione della centrale che, sfruttando le correnti del Brasimone, portò la luce elettrica e illuminò Castiglione dei Pepoli nel 1903; Camugnano, sebbene fornitore della corrente elettrica, poté allacciarvisi solo nel 1930. In seguito furono costruite tre importanti dighe: quella del Brasimone (1911), quella di s. Maria (1916-1917) e quella di Suviana (1932). Dato il forte impiego di manodopera operaia anche a Camugnano, come negli altri comuni del bolognese, fiorirono associazioni cooperative e banche rurali, ma il momento di felice apertura alle innovazioni del primo Novecento venne bruscamente bloccato dallo scoppio della Grande Guerra, che provocò 170 morti tra gli abitanti di Camugnano, cui si aggiunge il caduto della frazione di Vigo, all'epoca comune autonomo. Cippi e lapidi in memoria dei caduti sono a tutt'oggi presenti nelle località di Vigo, Mogne e Bargi.