Quadrilocale, 203 mq. - via francesco nullo 29 - nel complesso condominiale progettato e realizzato nei primi anni '60, fulgido esempio dell'architettura del dopo guerra in lombardia.
Al secondo piano dell'edifico l'appartamento gode di una triplice esposizione - s/e/n - e vista sul giardino,
Servizio portineria - da lun/ven e sab. Mattina ascensore al piano, doppio ingresso - padronale e di servizio - ingresso, disimpegno, soggiorno doppio e ampio balcone, nella zona notte, un disimpegno distribuisce l'accesso alle, tre camere matrimoniali ed ai due bagni finestrati.
Al piano terra cantina..
Il prezzo di vendita proposto sconta il costo necessario per l' aggiornamento dei servizi per una piena fruibilità.
Fonte: Lombardia Beni Culturali.
Il Complesso residenziale di Via Nullo 29
Il progetto si configura in tre diversi corpi di fabbrica lineari (sviluppati su cinque, sette e otto piani fuori terra), aggregati intorno a un vasto giardino preesisterete e collegati a un'autorimessa comune e interrata. La scansione planimetrica e volumetrica dei tre blocchi è determinata dalla presenza di setti portanti in cemento armato, allineati in corrispondenza delle testate minori e dei vani scala, che disegnano una rigida griglia spaziale entro cui collocare liberamente gli elementi di definizione dei singoli alloggi, tradotti in una composizione apparentemente casuale dei prospetti che però sono percorsi da invarianti progettuali quali le fasce marcapiano gettate con casseforme in gesso di Gino Cosentino. I motivi decorativi di Cosentino vengono reiterati anche negli spazi comuni interni di ciascun edificio, ognuno dei quali reinterpreta le esigenze moderniste dell'abitazione collettiva concretizzatesi nell'esperienza dell'Unitè d'Habitation di Le Corbusier a Marsiglia. Il maestro svizzero è infatti spesso indicato dalla critica come fonte d'ispirazione primaria per il progetto di via Nullo, citato accanto all'influenza esercitata sull'architettura di Invernizzi dall'amico e collega Giandomenico Belotti. Ai piani terra di ciascun blocco sono collocati gli atri di distribuzione degli appartamenti a pianta libera, mentre le coperture sono tutte trattate a terrazza e giardino pensile. I setti della struttura portante hanno uno spessore di soli 17 centimetri e raggiungono (nel corpo maggiore) i 25 metri di altezza. Le solette sono realizzate con una soluzione mista in cemento e laterizio, mentre le facciate sono scandite da logge - ora in aggetto, ora scavate nella profondità del corpo di fabbrica - connotate dall'uso di mattoni paramano, lasciati a vista.
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