In posizione centrale e ben servita proponiamo casa singola, posta su tre livelli, composta da: Piano seminterrato: due cantine, lavanderia e box doppio.
Piano Rialzato: ingresso, cucina abitabile, soggiorno, tre locali e bagno.
Piano 1: tre camere, studio e locale stireria. Più sottotetto. Completa la proprietà il giardino esclusivo di circa 400 mq. Termoautonomo.
Berbenno è un comune italiano di 2 446 abitanti[1] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato in Valle Imagna, dista circa 24 chilometri a nord-ovest dal capoluogo orobico.
La chiesa parrocchiale, dedicata a Sant'Antonio abate, edificata nel XVIII secolo in luogo di un precedente edificio di culto risalente al XV secolo, custodisce dipinti di Vincenzo Angelo Orelli, Mauro Picenardi, p. Ronzelli e g. Manzoni; un organo di produzione Serassi ed un crocifisso in legno, tuttora oggetto di venerazione popolare.
È inoltre presente la piccola chiesa di San Pietro, in stile romanico. Situata in località San Pietro (in dialetto locale "San Pìro"), venne edificata nel XIV secolo, e fu utilizzata per seppellire i defunti durante l'epidemia di peste del XVII secolo. Sempre in questa località vi sono le case che hanno mantenuto inalterato nel tempo il loro stile rurale. La tradizione vuole che il lunedì di Pasqua, gli abitanti del paese si rechino sulla cima di questa montagna, in prossimità della chiesa, e lascino rotolare nei prati sottostanti uova sode tinte di colori festosi (uova pasquali).
Un piccolo ponte a schiena d'asino, risalente al periodo medievale, permette il superamento del torrente Imagna e divide il comune di Barbenno dal vicino comune di Bedulita. La località di Ponte Giurino (Pugiurì in dialetto bergamasco) è oggi anche una frazione di 484 abitanti di Berbenno.
Nel comune di Berbenno si trova il monumento Naturale della Valle Brunone: un parco naturale istituito dalla Regione Lombardia per tentare di salvaguardare un sito di ritrovamento di fossili, minacciato dalla selvaggia antropizzazione e dalle opere in continua fase di realizzazione.
Dalla piccola chiesa della frazione Cà Passero proviene un crocifisso (conservato nella parrocchiale del paese) con le dita in parte mozzate. Venivano date agli emigranti della frazione che partivano per lavoro verso la Francia o la Svizzera.
Infine è presente, in località Ca' Bafeno, la vecchia pretura. Affrescata con dipinti d'epoca, possiede ancora la cosiddetta sala virgatoria, dove avvenivano le fustigazioni corporali.