Viaggio nella Bellezza, le pietre raccontano: Il fondo di Gregorio.
Nel paesaggio trovi quello che c'è, quello che si vede, più qualcos'altro che appartiene solo alla tua immaginazione. (Fabrizio Caramagna)
Recap superfici
Abitazione mq 235
Depositi mq 100
Superficie agricola mq 18.700
Alle spalle di ogni abitazione ci sono storie di uomini e donne che sognano.
Circa 150 anni fa, Gregorio ha acquistato questo fabbricato dalle forme insolite per essere un fabbricato di edificato campagna, e la sua famiglia lo ha conservato sino ad oggi, per affidarlo alle cure di chi saprà estrarne tutto il fascino e la magia.
Il materiale da costruzione e' stato ricavato dal sottosuolo, costituito da strati spessi di calcare bianchissimo, con il quale è stata realizzata la struttura portante, e che ha lasciato posto alla immensa foggia per la raccolta delle acque piovane necessaria per la cura dei terreni e degli animali della fattoria. La forma è quella di un opificio, e l'attuale proprietario, suo nipote di 5° generazione, mi racconta che i terreni sino a 20 anni fa erano coltivati a vite, e probabilmente questo uso ha disegnato le forme del fabbricato.
E' stato edificato in un territorio magico: dolci colline, boschi, praterie e valli verdeggianti: territorio punteggiato da moltissime torri e tholos, cosi' trasformato nel periodo della dominazione francese, che aboli' nel 1810 il feudalesimo e diede vita alla colonizzazione delle aree agricole sottratte alle immense tenute baronali.
Tanta storia ha attraversato questa area di Puglia, non esiste una masseria identica all'altra, questo rende impossibile una qualsiasi classificazione attraverso dei modelli architettonici. La mancanza di identità non è altro che il frutto della estrema ricchezza dei modelli, delle configurazioni, delle articolazioni di uno stesso tipo architettonico che viene adeguato alle esigenze specifiche.
Il momento magico per una visita e' sicuramente il tramonto, quando la luce cambia e dalle finestre del primo piano la vista si perde tra le colline della Murgia de Trulli.
Le forme con le quali è stato costruito sono le linee curve delle volte a vela e a botte, per realizzare un fabbricato che fosse funzionale alle attività di trasformazione dei prodotti dei campi, oltre ad offrire una abitazione al proprietario.
Non ha decori e balzelli, segue lo stile tipico delle costruzioni di inizio Ottocento, con archi e finestre incorniciati da archivolti di pietra, a sottolineare la grazia e l'eleganza senza tempo di un artigianato che conosceva il bello e l'armonia senza averle studiate sui banchi di scuola.
Ad amplificare l'armonia, da un punto di vista naturale e paesaggistico, è stato realizzato con orientamento est-ovest, cosi' da avere lo spazio antistante l'ingresso della abitazione in ombra al pomeriggio. La frescura pomeridiana data dal corpo di fabbrica, consentiva alle donne si concentrarsi sui lavorazioni manuali necessarie dopo la...