Villa zanchi-capitaneo, o più comunemente Villa Zanchi, vincolata dalla Sopraintendenza dei Beni Culturali,è un'antica masseria e villa signorile di Bari, sita su un'altura a sud del quartiere Palese -attualmente l'abitazione più antica del quartiere[1]- e affacciata su via Modugno (la strada che un tempo collegava Palese a Modugno), a una ventina di metri dalla ss16.
Data la discreta altezza a cui si trova, dal suo punto più alto è possibile scorgere i territori circostanti per un raggio di venti chilometri, e nel bel tempo parte dell'Alta Murgia.
L'opera rientra nella categoria delle masserie a corte con cappella annessa, risultato d'una serie di strutture di epoche diverse distribuite attorno a un cortile, a formare due bracci a elle, uno a nord e l'altro a est. Il cortile è cinto da un muro, come di consueto nelle masserie fortificate. Un giardino di 22 mila mq circa (220 are) con pineta, frutteti, mandorleti, vigneti, uliveti che circondano la villa è ciò che rimane del vasto latifondo esistito in passato.
Alla primordiale torre d'avvistamento con muri a scarpa, forse eretta nel XVI secolo e ancora visibile nell'angolo nord-est dell'edificio, furono aggiunti alcuni locali nel tardo Settecento, assieme alla Chiesa di Santa Maria del Rosario che forma un'appendice parallelepipeda a nord-ovest del fabbricato. Questi primi locali della zona nord sono due ambienti voltati a botte ed adibiti a cantina e magazzino. L'intervento commissionato da Vincenzo Zanchi (fine ‘700) fu significativo: fu ristrutturata la parte settentrionale dell'edificio, compresa la chiesa, e quasi completamente ricostruita quella ad est, con terrazza e loggiato pergolato al primo piano, prospiciente al cortile. La villa mostra esternamente lo stile tardo barocco, con le facciate in caldo tufo calcareo. I prospetti laterali e quello posteriore sono caratterizzati ciascuno da quattro profondi archi incassati che ospitano porte-finestre; in corrispondenza del piano terra i pilastri sono rivestiti in bugnato rustico .Nel prospetto anteriore invece, al piano superiore si distingue il caratteristico loggiato pergolato sorretto da un parapetto sagomato in pietra, e impostato su pilastri con paraste, che scandiscono cinque fornici d'ampiezza diversa; il fornice centrale è sormontato da un gentile campaniletto a vela. Sulla modanatura di coronamento, in corrispondenza dei pilastri del loggiato vi sono anfore in terracotta smaltata, mentre agli angoli della stessa ci sono pinnacoli simmetrici a spigolo dotati di feritoie.Particolarmente interessanti gli interni del primo piano, un tempo abitati dai proprietari, costituiti da sette camere comunicanti tutte voltate a padiglione, con rosone a ombrello raccordato da una quadratura geometrica a specchiature contenenti medaglioni. I soffitti a volta sono dipinti a tempera (dipinti realizzati sul finire del'800) in tonalità chiare, con motivi vegetali. Nei medaglioni si ammirano invece paesaggi o motivi floreali.