L'anno di costruzione del Palazzo risulta ignoto, ma da indizi scoperti durante i lavori di restauro (iniziati nel 1993 e ultimati nel 2000) è possibile inquadrarlo nell'epoca tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500.
I palazzi presenti lungo la via erano tutti palazzi di rappresentanza in quanto costruiti da amministrazioni pubbliche; l'edificio ha subito cambiamenti ben visibili nel corso dei secoli dovuti all'attuazione del progetto urbanistico voluto da Papa Sisto V.
L'ingresso è evidenziato da un portale in mattoni attraverso il quale si accede all'androne e quindi allo scalone.
Al primo piano del palazzo si sviluppa il cosìddetto piano nobile che occupava l'intero piano dell'edificio originario che si affaccia su via f.lli Brancondi e non tutto il piano del fabbricato che nel tempo è stato ampliato con un corpo aggiunto in aderenza a quello principale verso via Costa d'Ancona ma che, di esso, utilizza solo l'androne e la scala.
A sinistra della stanza di ingresso, si trova l'ambiente che ospitava originariamente lo scalone principale dal quale si accedeva all'appartamento attraverso un vano disbrigo che immetteva nella originaria zona giorno, posta verso est, e nella zona notte posta verso ovest del piano nobile.
Ora questo vano (ex scalone) è utilizzato come salottino di intrattenimento con suppellettili e
Oggetti di arredo importanti ed è caratterizzato da un soffitto con importanti cornici, sia al centro che lungo le pareti entrambe decorate. Da questo vano si può accedere ad un vano (l'originario disbrigo) con balcone importante, che
Si affaccia su via Brancondi, con soffitto molto decorato e restaurato (sono state lasciate tracce di affreschi precedenti) e con un camino con ornamenti in pietre di diversa natura finemente lavorate e intarsiate. Questo ambiente, come già detto, permetteva l'accesso alla zona giorno (porta a sinistra) e alla zona notte (porta a destra).
La originaria zona giorno era ed è caratterizzata da un grande salone di rappresentanza che si affaccia sia sulla via, sia sulla piazza settecentesca . Da questo si accede a due stanze che si affacciano entrambe sulla ex via principale che conduceva alla Città per chi proveniva da Recanati e da Ancona.
Il soffitto del salone, completamente “decorato”, presenta nella parte centrale dei medaglioni
Raffiguranti scorci di paesaggio marchigiano e, negli angoli del perimetro, lo stemma di una delle famiglie che ha vissuto all'interno del palazzo.
Nelle pareti sono stati riportati scorci di metà di una cornice che, con motivi geometrici di forma esagonale, sono stati recuperati durante i lavori di restauro e, in corrispondenza delle tre porte presenti nel salone si notano tre sopraporta dipinti raffiguranti nature morte.
All'interno del salone si può notare anche la presenza di tre piccole “feritoie” (due verso l'esterno e una verso la stanza attigua al salone) dalle quali si poteva osservare, senza essere notati, chi si avvicinava,...