Jesi, “dimora guglielmo” nel cuore del centro storico: appartamento al piano nobile di palazzo leopardi, grandissima metratura, molto finestrato, affascinanti soffitti, stanze spaziose, grande cantina, ottimo investimento.
Di considerevole metratura e molto finestrata, “Dimora Guglielmo” è un appartamento signorile che vive del respiro vivace e del fascino storico-artistico del centro di Jesi. È posto al piano primo di un palazzo storico della città, Palazzo Leopardi, in Piazza Spontini, piazza che gode di un benefico affaccio sulle colline circostanti.
La soluzione gode di un ingresso, di un ampio salone con incantevole soffitto dipinto, di una sala da pranzo con attigua cucina, di ulteriori sei ambienti, per la maggior parte con soffitti dipinti, di un bagno principale ed uno di servizio, di un ripostiglio.
Dalla cucina si accede ad una zona dispensa/ripostiglio finestrata e da lì alle scale interne di proprietà, che conducono dapprima ad un mezzanino di circa 33 mq, utile ambiente jolly, e in seguito alla cantina a volta (di circa 77 mq).
Alla fine di queste scale, prima di accedere alla zona cantina, c'è un accesso che collega direttamente all'esterno e, con precisione, ad un cortiletto interno attiguo al chiostro di s. Agostino.
Gli ambienti ampi impreziositi da soffitti decorati e da ampie finestre, il carattere signorile e l'atmosfera nobile, le ampie possibilità di rivisitazione e ristrutturazione dell'appartamento, vocato anche per una divisione in due unità immobiliari, fanno di “Dimora Guglielmo” un ottimo acquisto ed un ottimo investimento.
La storia permea l'intero immobile, posto all'interno di Palazzo Leopardi (probabilmente risalente al 1500), dove sorgeva la prima residenza del Podestà e dove trovarono provvisoria sistemazione, nel 1586, i Magistrati cittadini quando lasciarono Palazzo della Signoria per dar posto al Governatore Pontificio. Per l'occasione il palazzo fu ampliato con l'aggiunta di quattro portici e alcuni locali sovrastanti. In seguito il palazzo, che all'interno ha un cortile centrale, fu ceduto alla famiglia Leopardi. Una lapide collocata sulla facciata ricorda Leopardi Gaetano, nato a Jesi nel 1830, medico-chirurgo e insegnante, “patriotta di alti liberi sensi, onore di Jesi”, partecipò alla spedizione dei Mille e morì nel 1891.
Sulla facciata, un'altra lapide ricorda che nel 1878 soggiornò nel palazzo Guglielmo Oberdan, “in missione presso i mazziniani italiani per alimentare lo spirito irredentista”.
I portici del palazzo sono le suggestive quinte naturali dell'apertura sullo skyline dei dolci colli jesini, un affaccio emozionante da Piazza Spontini, su cui insiste il palazzo.
Classe energetica in via di definizione.