Nel concentrico di Bergamasco, nel Monferrato, incantevole palazzo nobiliare che si erge sulle mura medievali di difesa del paese. L'edificio è denominato Castello dei Marchesi Moscheni in memoria del casato nobiliare che lo fece edificare nel 1600 e che vi abitò per alcuni secoli.
L'edificio è costituito da un unico corpo di fabbrica, prospiciente a sud sul giardino pensile, realizzato sul muraglione medievale con soprastanti archetti a tutto sesto. Il giardino, a forma di quadrilatero, occupa una superficie complessiva di circa 430 metri quadrati e al suo interno ospita diverse specie vegetali. Il complesso immobiliare conserva ancora due torri, una adiacente al palazzo e l'altra sul muraglione, dalla parte opposta del giardino dove vi è anche un antico pozzo.
Il palazzo è distribuito su 6 livelli: due piani fuori terra, due piani ammezzati, una mansarda ed un piano seminterrato, per una superficie complessiva di circa 1250 mq di cui circa 800 attualmente abitativi.
Al piano terreno vi è uno splendido porticato con colonne e soffitti affrescati, ,tramite il quale ci si inoltra in affascinanti saloni, elegantemente arredati, quali la sala da biliardo, il salone da pranzo, la stanza con il camino e la luminosa cucina tradizionale. Tramite un corridoio interno è possibile accedere alla chiesa privata dei marchesi, caratterizzata da decorazioni seicentesche.
Un ampio scalone con pareti affrescate permette l'accesso al primo piano del palazzo. Qui troviamo vari locali: il salone di rappresentanza, la biblioteca, lo studio, la sala della musica, due camere ed un bagno. Alcuni dei suddetti locali hanno vista a sud sulla campagna. All'interno della torre vi è una scala a chiocciola, utilizzata in passato dal personale di servizio, che consente di salire dal piano terreno al primo piano ed al sottotetto.
I due piani ammezzati sono attualmente destinati a zona notte. Nel primo mezzanino vi è una suite con terrazza e bagno. Nel secondo mezzanino vi sono tre camere da letto e due bagni.
Lo scalone principale conduce all'ampio piano sottotetto, da cui si accede ad una terrazza panoramica. I locali di tale piano sono molto spaziosi, potrebbero pertanto essere trasformati in zone residenziali, creando un attico con varie camere da letto, bagni e locali di servizio. Il tetto è in ottime condizioni strutturali; sono presenti numerosi abbaini con visuale libera sulla vallata.
Vi è infine il piano interrato, in cui troviamo le suggestive cantine con volte a botte in vecchi mattoni a vista.
Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo sono stati fatti alcuni interventi di ristrutturazione.
Dalla seconda metà del secolo scorso il Palazzo marchionale è stato dimora dello scenografo Carlo Leva, che utilizzò la propria competenza per valorizzarlo al meglio.
Un attento recupero dell'immobile permetterebbe di realizzare un boutique hotel esclusivo oppure un relais di pregio.
L'arredamento, con valutazione a parte, potrebbe rimanere all'interno del palazzo.
Oltre ai ricercati mobili ed arredi, il Castello dei Marchesi Moscheni da vari decenni ospita la collezione dei bozzetti e delle opere che Carlo Leva ha prodotto nei suoi 60 anni di carriera cinematografica. Sono inoltre conservati numerosi oggetti e scenografie da lui realizzati, collaborando con registi quali Sergio Leone e Dario Argento, ed utilizzati da attori quali Claudia Cardinale in c'era una volta il West, Clint Eastwood in Il Buono il Brutto il Cattivo, e da tanti altri intramontabili artisti del cinema italiano ed internazionale.